Venerdì 19 Aprile 2024

Superbonus 110, ecco le soluzioni del Governo dopo il vertice con le imprese

Sarà istituito un tavolo tecnico che dovrà studiare le vie d'uscita migliori: fra queste ci sono la cartolarizzazione, gli F24 e l'intervento di Cassa depositi e prestiti

"Al termine degli incontri svolti oggi a Palazzo Chigi, sentito il presidente Giorgia Meloni, il ministro Giancarlo Giorgetti conferma, unitamente al sottosegretario Alfredo Mantovano, al ministro Gilberto Pichetto Fratin e agli altri esponenti di Governo presenti, la ferma determinazione a porre rimedio agli effetti negativi della cessione del credito correlata ai bonus edilizi. Partendo dal decreto approvato il 16 febbraio, il Governo ribadisce il suo impegno a trovare le soluzioni più adeguate per quelle imprese del settore edilizio che hanno agito correttamente nel rispetto delle norme", si legge in una nota di Palazzo Chigi.

Giancarlo Giorgetti (Ansa)
Giancarlo Giorgetti (Ansa)

Il tavolo tecnico

La situazione dei "cosiddetti 'crediti incagliatì (cioè i crediti maturati e che il sistema bancario ha difficoltà ad assorbire) verrà esaminata al più presto in un tavolo tecnico al quale saranno presenti i rappresentanti delle associazioni di categoria oggi intervenuti. Nel tavolo tecnico saranno individuate norme transitorie al fine di fornire soluzioni nel passaggio dal regime antecedente al decreto a quello attuale, tenendo conto della situazione delle imprese di piccole dimensioni e di quelle che operano nelle zone di ricostruzione post-sisma", prosegue la nota.

Superbonus, le ipotesi in campo

Due, in particolare, le ipotesi sulle quali l’esecutivo sta lavorando: la cartolarizzazione dei crediti o l’uso degli f24 presentati dai contribuenti attraverso le banche. Resta alta la guardia del ministero dell’economia, preoccupato del possibile effetto sul deficit pubblico del superbonus. Ma ecco, in dettaglio, cosa potrebbe cambiare e quali possono essere le novità in arrivo.

Come funziona la cartolarizzazione

E’ uno strumento che al ministero dell’Economia conoscono bene, anche perché è stato già utilizzato per gestire i "crediti" incagliati delle banche. In sostanza, si tratta di trasformare i crediti fiscali maturati dai contribuenti grazie ai lavori di ristrutturazione in appartamenti, villette e immobili, in veri e propri titoli emessi da una società che verrebbe creata ad hoc. Queste obbligazioni sarebbero poi messe sul mercato e vendute ai risparmiatori come un normale titolo di investimento. I crediti, in sostanza, sarebbero dei Btp in miniatura che garantirebbero ai risparmiatori un rendimento. In compenso le banche avrebbero a disposizione nuovi margini fiscali per acquistare nuovi crediti sempre relativi al superbonus.

La formula degli F24

In alternativa alla cartolarizzazione si sta facendo strada un’altra ipotesi per sbloccare i crediti incagliati nelle banche: l’utilizzazione degli F24, vale a dire il modello che deve essere utilizzato da tutti i contribuenti, titolari e non titolari di partita Iva, per il versamento di tributi, contributi e premi. Tale modello viene definito "unificato" perché permette al contribuente di effettuare con un’unica soluzione il pagamento delle somme dovute, compensando con eventuali crediti. Come si sa, buona parte dei contribuenti versa le proprie imposte presentando l’F24 allo sportello delle banche che, poi, girano gli importi, all’Agenzia delle Entrate. L’idea è quella di sbloccare i crediti fiscali congelati nelle banche compensandoli con le somme relative agli F24 dei clienti. Per l’erario, tutto sommato, si tratterebbe solo di una partita di giro. Ma per gli istituti di credito sarebbe un’opportunità importante per avere ulteriori margini di manovra per acquisire nuovi crediti per il Superbonus da parte delle aziende.

No alla cancellazione totale della cessione

Si è anche ragionato per tentare di evitare l'eliminazione totale del sistema della cessione del credito, mantenendolo ad esempio per gli interventi antisismici e per quelli di eliminazione delle barriere architettoniche.

Le reazioni

"E' stato un incontro positivo per risolvere un problema che sta molto a cuore a noi artigiani, perché abbiamo tantissime aziende in grandi difficoltà". Lo afferma il presidente di Confartigianato, Marco Granelli, al termine dell'incontro con il Governo sul Superbonus, chiedendo che parta subito il tavolo tecnico annunciato dall'Esecutivo, perché "c'è un po' di preoccupazione per come dovrà essere accolto il tema della cessione dei crediti, che per noi è vitale e anche vedere come si può disegnare il periodo transitorio, cioè il periodo in cui le nostre aziende sono rimaste bloccate da questo provvedimento, soprattutto per i piccoli lavori di manutenzione".  "C'è da avviare subito un lavoro - ha concluso -, perché tante nostre aziende sono drammaticamente in una situazione di estrema difficoltà".

"Abbiamo chiesto al Governo di risolvere anzitutto la questione dei crediti incagliati, che sta creando enormi problemi ai proprietari di casa, e su questo aspetto le indicazioni del ministro Giorgetti sono state confortanti". Cosi', al termine dell'incontro a palazzo Chigi sul decreto superbonus, il presidente della Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa. "Abbiamo poi formulato alcune proposte - prosegue Spaziani Testa - per attenuare nella fase transitoria gli effetti del decreto di giovedi' scorso - spostando al 30 aprile la data di inizio del divieto di utilizzo della cessione del credito e dello sconto in fattura - nonche' per scongiurare l'eliminazione totale del sistema della cessione del credito, mantenendolo ad esempio per gli interventi antisismici e per quelli di eliminazione delle barriere architettoniche. Abbiamo, infine, suggerito di introdurre la possibilita' per il beneficiario di trasformare la detrazione fiscale in credito d'imposta nonche' di utilizzare nelle annualita' successive le detrazioni non godute nell'anno di riferimento".

"Siamo soddisfatti. Abbiamo trovato un confronto franco, una apertura e anche una grande consapevolezza da parte del governo sul fatto che vanno sbloccati i crediti pregressi: una apertura sugli F24, che era una proposta nostra e dell'Abi, e un tavolo tecnico immediato anche per il futuro". Lo ha detto la presidente dell'Ance, Federica Brancaccio, al termine dell'incontro convocato a Palazzo Chigi per parlare delle soluzioni agli effetti del decreto legge sui crediti fiscali. Per quanto riguarda invece le risposte del governo alle istanze sulla prosecuzione dei bonus edilizi da adesso in avanti, la presidente dei costruttori riferisce che "il ragionamento sulle misure stabili per il futuro dipenderà dalla copertura del bilancio, cioè da quanto potrà mettere il Paese su bonus e incentivi fiscali, magari modulandolo sulle fasce di reddito".

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