I numeri del Superbonus 

Roma, 22 febbraio 2023 - Riflettori ancora puntati sul Superbonus 110%. Il cantiere delle modifiche è sempre aperto. E, fra le ipotesi, spunta quella di limitare lo sconto in fattura solo ai redditi medio-bassi. Bankitalia, pur rilevando gli effetti positivi del maxi-incentivo sull’economia, non nasconde le sue perplessità sugli oneri ingenti che gravano sulle casse dello Stato e chiede una riforma complessiva di tutti i bonus. Molto diversa, invece, la visione del centro studi Nomisma, che mette in evidenza solo gli effetti positivi: con 71,8 miliardi spesi dal pubblico, si è generato un giro d’affari nel paese di 195,2 miliardi, si è dato lavoro a quasi 1 milione di persone, si è aumentato il valore degli immobili di 7 miliardi.  Le famiglie hanno risparmiato 29 miliardi sulle bollette energetiche, 964 euro all’anno a nucleo. Nei prossimi giorni partirà il confronto tecnico al Ministero dell’Economia per tentare almeno di sbloccare i 19 miliardi di crediti fiscali incagliati nei forzieri delle banche. E, per farlo, si potrebbero utilizzare anche gli F24 presentati dai correntisti. Uno strumento che l’Abi, l’associazione bancaria italiana, ritiene indispensabile. Ma che cosa significa, in concreto? Cosa cambia per risparmiatori e imprese? Ecco le risposte. Come funziona lo sblocca crediti Per sbloccare i crediti incagliati nelle banche il governo vorrebbe mettere in campo l’F24, il modello utilizzato da tutti i contribuenti, titolari e non titolari di partita Iva, per il versamento di tributi, contributi e premi. Come si sa, buona parte dei contribuenti versa le proprie imposte attraverso le banche che, poi, girano gli importi all’Agenzia delle Entrate. L’idea è quella di sbloccare i crediti fiscali congelati nelle banche compensandoli con le somme relative agli F24 dei clienti. Per l’erario si tratterebbe solo di una partita di giro. Ma per gli istituti di credito sarebbe un’opportunità importante per avere ulteriori margini di manovra per acquisire nuovi crediti per il Superbonus. Chi ci guadagna? L’operazione F24 consentirebbe soprattutto alle imprese di incassare i crediti fiscali maturati con i lavori di ristrutturazione. Il meccanismo è semplice: le aziende "vendono" i crediti alle banche che, poi, detraggono gli importi dalle rispettive dichiarazioni fiscali. A patto, ovviamente, che ci sia "capienza", vale a dire che abbiano imposte da versare almeno pari a quelle dei crediti acquistati. Il problema è che le banche hanno già raccolto crediti fiscali fra superbonus 110% e bonus facciate per oltre 81 miliardi di euro, saturando la propria "capienza fiscale". Non hanno più altre tasse da pagare. Invece, sempre secondo le stime del Mef, hanno imposte da versare raccolte con gli F24 dei correntisti pari ai circa 30 miliardi. Basterebbe utilizzare parte di questa cifra per sbloccare i 19 miliardi di crediti fiscali delle aziende "incagliati". I contribuenti pagheranno meno tasse? No, non ci saranno sconti fiscali: per coloro che pagano le imposte in banca con il modello F24 non cambia praticamente nulla. Non c’è alcun effetto. Il cambiamento è tutto nei rapporti fra le banche e l’erario: vale a dire che le somme incassate attraverso gli F24 possono essere utilizzate per compensare i crediti fiscali che gli istituti acquisiscono dalle imprese che hanno effettuato i lavori. In questa maniera, si liberano ulteriori margini di manovra per poter "acquistare" nuovi crediti attualmente nelle casse delle aziende.

Economia

Roma, 22 febbraio 2023 -&nbsp;Riflettori ancora puntati sul Superbonus 110%. Il cantiere delle modifiche è sempre aperto. E, fra le ipotesi, spunta quella di limitare lo sconto in fattura solo ai redditi medio-bassi. Bankitalia, pur rilevando gli effetti positivi del maxi-incentivo sull’economia, non nasconde le sue perplessità sugli oneri ingenti che gravano sulle casse dello Stato e chiede una riforma complessiva di tutti i bonus. Molto diversa, invece, la visione del centro studi Nomisma, che mette in evidenza solo gli effetti positivi: con 71,8 miliardi spesi dal pubblico, si è generato un giro d’affari nel paese di 195,2 miliardi, si è dato lavoro a quasi 1 milione di persone, si è aumentato il valore degli immobili di 7 miliardi. 
<img alt="I numeri del Superbonus" data-img="/polopoly_fs/1.8534225!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_680/image.jpg" data-img-alt="I numeri del Superbonus" data-img-thumb="/polopoly_fs/1.8534225!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" data-polopoly-id="1.8534225" data-shortcode="true" data-type="image" polopoly:contentfilepath="/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" polopoly:contentid="1.8534225" src="https://cdn.quotidiano.net/polopoly_fs/1.8534225!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" title="I numeri del Superbonus"> 
Le famiglie hanno risparmiato 29 miliardi sulle bollette energetiche, 964 euro all’anno a nucleo. Nei prossimi giorni partirà il confronto tecnico al Ministero dell’Economia per tentare almeno di sbloccare i 19 miliardi di crediti fiscali incagliati nei forzieri delle banche. E, per farlo, si potrebbero utilizzare anche gli F24 presentati dai correntisti. Uno strumento che l’Abi, l’associazione bancaria italiana, ritiene indispensabile. Ma che cosa significa, in concreto? Cosa cambia per risparmiatori e imprese? Ecco le risposte. 
<h2 class="title-paragraph">Come funziona&nbsp;lo sblocca crediti</h2> 
Per sbloccare i crediti incagliati nelle banche il governo vorrebbe mettere in campo l’F24, il modello utilizzato da tutti i contribuenti, titolari e non titolari di partita Iva, per il versamento di tributi, contributi e premi. Come si sa, buona parte dei contribuenti versa le proprie imposte attraverso le banche che, poi, girano gli importi all’Agenzia delle Entrate. L’idea è quella di sbloccare i crediti fiscali congelati nelle banche compensandoli con le somme relative agli F24 dei clienti. Per l’erario si tratterebbe solo di una partita di giro. Ma per gli istituti di credito sarebbe un’opportunità importante per avere ulteriori margini di manovra per acquisire nuovi crediti per il Superbonus. 
<h2 class="title-paragraph">Chi ci guadagna?</h2> 
L’operazione F24 consentirebbe soprattutto alle imprese di incassare i crediti fiscali maturati con i lavori di ristrutturazione. Il meccanismo è semplice: le aziende "vendono" i crediti alle banche che, poi, detraggono gli importi dalle rispettive dichiarazioni fiscali. A patto, ovviamente, che ci sia "capienza", vale a dire che abbiano imposte da versare almeno pari a quelle dei crediti acquistati. Il problema è che le banche hanno già raccolto crediti fiscali fra superbonus 110% e bonus facciate per oltre 81 miliardi di euro, saturando la propria "capienza fiscale". Non hanno più altre tasse da pagare. Invece, sempre secondo le stime del Mef, hanno imposte da versare raccolte con gli F24 dei correntisti pari ai circa 30 miliardi. Basterebbe utilizzare parte di questa cifra per sbloccare i 19 miliardi di crediti fiscali delle aziende "incagliati". 
<h2 class="title-paragraph">I contribuenti&nbsp;pagheranno&nbsp;meno tasse?</h2> 
No, non ci saranno sconti fiscali: per coloro che pagano le imposte in banca con il modello F24 non cambia praticamente nulla. Non c’è alcun effetto. Il cambiamento è tutto nei rapporti fra le banche e l’erario: vale a dire che le somme incassate attraverso gli F24 possono essere utilizzate per compensare i crediti fiscali che gli istituti acquisiscono dalle imprese che hanno effettuato i lavori. In questa maniera, si liberano ulteriori margini di manovra per poter "acquistare" nuovi crediti attualmente nelle casse delle aziende.

Superbonus, F24 per sbloccare i crediti. Cosa cambia per imprese e famiglie: la guida

Accenture

Accenture licenzia 19000 dipendenti mentre gli ultimi ricavi sono saliti del 5%

Il podcast "Un altro giorno" su Quotidiano Nazionale

Podcast

M5S sfida Schlein, intervista a Roberto Fico - Il podcast di Marcella Cocchi

Marmitta

Boom di furti di marmitte catalitiche delle auto. Più preziose dell'oro. Ecco perché

Potrebbe interessarti anche

Verso un nuovo decreto bollette

Decreto bollette, novità in arrivo per famiglie e imprese: bonus, sconti e sgravi

E-commerce

E-commerce, boom delle vendite be to be fra imprese. Ecco cosa sta succedendo

Tasse

Tregua fiscale 2023: slittano le scadenze. Nuovo calendario per sanatoria e ravvedimento?

Superbonus, F24 per sbloccare i crediti. Cosa cambia per imprese e famiglie: la guida - Economia

Tutte le notizie, foto e video di oggi su cronaca, politica, sport, economia, tecnologia e motori in tempo reale.

Superbonus, F24 per sbloccare i crediti. Cosa cambia per imprese e famiglie: la guida

L’utilizzo delle tasse pagate con le cartelle permetterà di liberare i 19 miliardi attualmente incagliati. Lo studio di Nomisma: 71,8 miliardi spesi dallo Stato ne hanno generati 195,2 tra guadagni diretti e indiretti

Iscriviti alla newsletter.

Il modo più facile per rimanere sempre aggiornati

Dalla stessa sezione