Giovedì 18 Aprile 2024

Superbonus 110, i crediti incagliati? Ipotesi F24 e riconversione in Btp decennali

L’ipotesi più gettonata è quella di usare gli F24 come compensazioni degli sconti fiscali. Altra strada è la conversione in titoli di Stato decennali. Lunedì il voto decisivo

C’è una mini-schiarita sui 19 miliardi di crediti incagliati del superbonus 110%. Nelle ultime ore sta riprendendo quota l’ipotesi di usare gli F24 presentati presso le banche a compensazione degli sconti fiscali. Ma non è neanche esclusa l’idea di una loro conversione con Btp decennali.

Superbonus 110, l'allarme
Superbonus 110, l'allarme

Nel frattempo sembra aver registrato i primi effetti la "moral suasion" del ministero dell’Economia per spingere gli istituti di credito a utilizzare tutti i margini "fiscali" a loro disposizione per riprendere ad acquistare crediti da imprese e condomini. Le trattative sono serrate: lunedì al massimo il governo dovrebbe scoprire tutte le sue carte sugli emendamenti al decreto varato il 16 febbraio scorso con la maxi-stretta sul Superbonus. Il testo dovrebbe approdare in aula entro mercoledì. Ma andiamo con ordine.

Crediti incagliati

Due le strade sulle quali i tecnici del Mef stanno lavorando per risolvere il nodo più intricato: lo stop alla cessione dei crediti del superbonus e degli altri incentivi per l’edilizia congelati nelle banche. La prima ipotesi prevede l’utilizzazione dei modelli F24 con cui i clienti pagano le imposte in banche e che gli istituti potrebbero utilizzare a compensazione dei crediti fiscali maturati una volta esauriti gli spazi a loro disposizione.

L’ipotesi era stata in un primo momento giudicata molto freddamente dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, soprattutto per gli effetti sul debito. Ma ora potrebbe tornare in pista, una volta superati i dubbi della ragioneria.

Sconti con i btp

L’altra strada è quella di dare la possibilità alle banche che non sono riuscite a compensare i crediti raccolti di convertirli in titoli pubblici decennali. In questa maniera l’effetto sui conti dello stato risulterebbe meno invasivo e, soprattutto, sarebbe spalmato nel tempo. Anche in questo caso, ovviamente, bisognerà verificare l’impatto di questa misura sul calcolo del debito pubblico.

Moral suasion

Accanto alle soluzioni tecniche, si sarebbe intensificato – con un certo successo – la spinta del Mef sulle banche per spingerle ad acquistare nuovi titoli, dando una boccata d’ossigeno alle imprese. Secondo le stime dell’Agenzia delle Entrate, infatti, la capienza residua delle assicurazioni è di 10,2 miliardi per quest’anno e quella delle banche di 7,2 miliardi, anche se molto differenziata tra gli istituti. Fra i primi istituti a raccogliere l’appello c’è Banco Bpm, che ha impegni all’acquisto di crediti fiscali sottoscritti (2,5 miliardi su un plafond già impegnato di 4 miliardi) che al momento permettono una cauta apertura a nuove operazioni. Sulla stessa scia si starebbero muovendo anche altri big del credito. Non tutti, però. Intesa Sanpaolo, ad esempio, avrebbe già raggiunto la propria capacità fiscale dopo aver acquistato crediti fiscali per circa 16 miliardi con un numero di pratiche evase nell’ordine delle 200mila.

Deroghe in arrivo

Lunedì potrebbero essere votati anche gli emendamenti che prevedono l’esclusione dal blocco della cessione dei crediti per l’edilizia popolare e le onlus, la proroga per il completamento dei lavori sulle villette fino al 30 settembre e la deroga per il sismabonus nell’area del cratere in Abruzzo, Marche e Lazio. Questa misura potrebbe essere estesa anche ai comuni marchigiani alluvionati. I sindacati premono per essere coinvolti anche su questo dossier. "Il governo apra il confronto per evitare un disastro sociale", ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, all’iniziativa della Filca, ricordando che ci sono 100mila posti di lavoro a rischio.

Sconto in fattura

Il ministero dell’Economia sta lavorando a un ampliamento a 10 anni dello sconto in fattura anche per quanti hanno scelto lo strumento della detrazione per usufruire del superbonus. A spiegarlo è stato il sottosegretario Federico Freni al termine della riunione della commissione Finanze. "Stiamo lavorando – ha annunciato Freni – per inserire anche le detrazioni che ci si sconta da soli, senza aderire allo sconto in fattura o alla cessione del credito a un periodo di 10 anni". Un allungamento rispetto agli attuali 4 anni che permetterebbe di accedere allo sgravio fiscale anche a chi ha redditi più bassi.

 

 

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