Superbonus 110, guida alle novità. Ecco chi ha diritto agli sconti in fattura

Dalla norma "salva infissi e caldaie" alla deroga per le varianti d'opera: le nuove norme

Superbonus 110%, cambiano ancora le regole. Oggi le prime votazioni in Commissione Finanze della Camera hanno fissato alcuni paletti. In particolare, si sono definiti i primi settori o interventi che conserveranno lo sconto in fattura. Approvata, in particolare, la norma salva-infissi e caldaie, che rischiavano di uscire dal perimetro dell’agevolazione dopo la stretta sulla cessione dei crediti varata dal governo il 16 febbraio scorso. Ecco, nel dettaglio, chi si salva dal taglio della maxi-detrazione.

Superbonus 110%: i numeri al 30 settembre
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Caldaie e infissi, basterà l’autocertificazione

Un emendamento approvato oggi in Commissione Finanza consente di salvare il superbonus per i cosiddetti interventi di edilizia libera, come ad esempio i lavori per l’installazione di una caldaia, per la sostituzione di infissi o per la realizzazione di un impianto fotovoltaico.Tutti lavori, cioè, dove non è necessaria l’autorizzazione del Comune e mancava, però, un titolo edilizio che stabilisse l’avvio degli interventi.

Norma approvata

La norma approvata oggi consente di salvare tutti quei contratti sottoscritti prima del 16 febbraio scorso ma per i quali non era stata ancora data esecuzione ai lavori. In questo caso, per salvare l’agevolazione, si guarderà al pagamento dell’acconto: se questo è arrivato entro il 16 febbraio, restano cessione e sconto. In assenza di un acconto, l’esistenza di un accordo vincolante tra le parti "deve essere attestata sia dal cedente o committente, sia dal cessionario o prestatore, mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà". Una dichiarazione sostitutiva che si porterà dietro la responsabilità penale

La deroga per le varianti d’opera

Tra gli interventi ammissibili alla detrazione al 110%, e per cui si possono utilizzare sconto in fattura e cessione del credito, rientrano anche le varianti ai progetti presentate dopo il 16 febbraio 2023, ovvero oltre la data di entrata in vigore del dl Superbonus, che ha eliminato la possibilità, in luogo della detrazione fiscale, di ottenere lo sconto in fattura o cedere il credito a terzi. L'emendamento approvato oggi chiarisce dunque che, per chi ha presentato in tempo la Cila o la delibera condominiale per gli interventi di Superbonus al 110% entro il 16 febbraio, e dunque ha potuto accedere alle opzioni dello sconto in fattura e della cessione del credito, potrà continuare a farlo anche per quei nuovi lavori, stabiliti tramite variante alla Cila o deliberati dall'assemblea condominiale anche dopo il 16 febbraio 2023.

Le parti comuni

L'emendamento riformulato e approvato stabilisce, nello specifico, che "la presentazione di un progetto in variante alla Cila o al diverso titolo abilitativo richiesto in ragione della tipologia di interventi edilizi da eseguire, non rileva ai fini del rispetto dei termini previsti. Con riguardo agli interventi su parti comuni di proprietà condominiale, agli stessi fini, non rileva l'eventuale nuova delibera assembleare di approvazione di detta variante«. Sconto in fattura per il bonus barriere architettoniche

Barriere architettoniche

Confermata la possibilità dell sconto in fattura o della cessione del credito per gli interventi di ristrutturazione che prevedono l’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici esistenti purchè rispettino i requisiti fissati dal DM 236/1989. La detrazione è pari al 75% delle spese sostenute. E sono agevolabili anche gli interventi di automazione degli impianti funzionali ad abbattere le barriere architettoniche e le spese correlate.

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