Mercoledì 24 Aprile 2024

Su scali e rotte decideranno i tedeschi

Bruno

Villois

In apprensione fin dalla sua nascita, Ita Airways passa di mano, almeno nella gestione, e, per ora, solo in parte per il capitale. Arriva Lufthansa, quarta compagnia aerea al mondo – prima in Europa per numero di passeggeri trasportati e dimensioni della flotta – che comprende anche la svizzera Swiss, salvata oltre 12 anni fa e che fa scalo nei maggiori aeroporti del globo. Sarà proprio il problema di rotte e scali a fare la differenza sull’accordo. L’Italia dispone di tre aeroporti intercontinentali (Fiumicino, Malpensa e Bergamo) e su quelli non dovrebbero esserci problemi per incrementare voli e passeggeri. Poi c’è la fascia tra 5 e 15 milioni di passeggeri, tra i quali Bologna, Firenze-Pisa, Napoli, Bari, Palermo e Linate; poi quelli tra 1 e 5 milioni, tra i quali ci sono Torino e Brindisi; infine un vasto gruppo sotto il milione. Sono proprio queste due ultime fasce che potrebbero trovare difficoltàda parte di Lufthansa non solo per incrementarli, ma anche solo per mantenerli in vita, pure essendo questi scali essenziali per la tipologia dei territori eo altri fattori socio economici, in cui la competizione con i treni ad alta velocità ne ha diminuito ulteriormente le condizioni per reggere finanziariamente.

Già da ora, da quanto trapela, la conduzione complessiva di Ita Airways sarà posta in essere dai tedeschi, con la nomina sia del ceo, che del cfo, mentre il presidente, senza delega, verrà espresso dal governo italiano. Ed è proprio il posizionamento dei ruoli nella governance che fa intravedere una situazione di piena autonomia dei teutonici e la decisione di scali e rotte ne è elemento fondamentale. Bene quindi ricordare che il paradigma di chi comanda e decide passa in mani estere, senza se e senza ma.

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