Giovedì 18 Aprile 2024

Su Gmail arriva la spunta blu: a cosa serve e come fare per averla

Aiuta gli utenti a riconoscere le email truffa e a differenza di quella di Twitter, è gratuita

La spunta blu di Gmail

La spunta blu di Gmail

Anche su Gmail, il popolare servizio di posta elettronica di Google, arriva la spunta blu. Big G ha infatti deciso di introdurre un sistema per verificare la propria identità e offrire così agli utenti un valido livello di protezione contro le truffe online.

Le spunte blu, un tema sempre più “caldo”

Il tema delle spunte blu è diventato di grandissima attualità nel corso degli ultimi mesi ed ormai sono numerose le piattaforme online di vario tipo che utilizzano questo sistema per verificare l’identità degli utilizzatori e certificare la loro attendibilità. WhatsApp, Instagram e  Facebook ci hanno ormai abituato a vedere la presenza di spunte blu o verdi. Proprio di recente, Elon Musk ha scatenato una dura polemica attorno alle spunte blu su Twitter dopo aver deciso di accrescere i ricavi della sua azienda rendendo a pagamento il cosiddetto "profilo verificato".

Ora, alla lunga lunga di servizi online che forniscono spunta di vari colori si aggiunge anche Gmail che dal 3 maggio scorso ha deciso di lanciare appunto i profili verificati e certificare in maniera inequivocabile l'identità degli account online, fornendo così agli utenti un ulteriore livello di protezione contro le truffe online. La multinazionale di Menlo Park ha optato di apporre, a fianco del nome del mittente delle e-mail, la spunta blu che informa i destinatari che quel profilo è reale. Un servizio che sarà messo a disposizione in modo completamente gratuito.

Come funziona la spunta blu su Gmail

Per poter attivare la spunta blu è necessario seguire una serie di passaggi che sono ben spiegati sul blog di Gmail reperibile a questo link.

Questa novità - ha spiegato lo stesso Google - vuole rappresentare "un solido sistema di autenticazione e-mail che aiuta gli utenti e i sistemi di sicurezza a identificare e bloccare lo spam e consente inoltre ai mittenti di sfruttare la fiducia del proprio marchio".

Per quanto riguarda noi utenti, se si prova a passare il mouse sopra il segno di spunta blu in Gmail, si vedrà comparire un pop-up che dice "Il mittente di questa email ha dimostrato di essere il proprietario del dominio XXXXXX e del logo nell'immagine del profilo". Il pop-up include inoltre un collegamento che ci indirizza a una pagina con ulteriori informazioni.

Le spunte blu di Google si basano sullo standard BIMI (Brand Indicators for Message Identification), che permette di verificare l’identità dei mittenti. Lo standard BIMI, in realtà, era già stato lanciato nel 2021, consentendo ai brand di usare loghi autenticati nelle loro mail.

Ora però presenta un servizio extra per distinguere i messaggi dalle mail promozionali o dalle truffe. Il sistema è anche un modo per aiutare Gmail a riconoscere la posta spam e di conseguenza spostare i messaggi nell’apposita cartella.

Diversamente da quanto accade per Twitter (e molto presto anche Facebook e Instagram), Google, come si spiega nel blog, intende fare in modo che le spunte blu "aumentino la fiducia nelle fonti di posta elettronica e offrano ai lettori un'esperienza coinvolgente, creando un ecosistema migliore per tutti".

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