Stop motori termici, il geologo Tozzi: "Il fossile è il passato, Italia sempre in ritardo"

Primo ricercatore del Cnr e dovultagore scientifico noto volto Tv. "Semplicemente una battaglia di retroguardia"

"Semplicemente una battaglia di retroguardia". Mario Tozzi, geologo, primo ricercatore del Cnr e divulgatore scientifico, non ci gira attorno e liquida così le posizioni di chi in Europa – compresi governi e imprenditori – si oppone alla transizione verso la mobilità elettrica.

Mario Tozzi
Mario Tozzi

Il passaggio all’auto elettrica sembra ineludibile. Eppure alcuni, anche tra i governi europei, frenano sull’obbligo di emissioni zero per nuovi veicoli dal 2035. Perché?

"Perché abbiamo imprenditori e governanti, soprattutto in Italia, sempre in ritardo sulle materie ambientali. Siamo arrivati dopo gli altri Paesi anche in passato, persino sull’adozione dei sacchetti biodegradabili. Ma non solo: anche sull’obbligo di cinture di sicurezza...".

Come si spiegano questi ritardi?

"Le nostre classi dirigenti, politiche ed economiche, non sono capaci di fare innovazione e sono legate ai vecchi interessi. Fanno solo battaglie di retroguardia. Ma è chiaro che nel futuro non potrà che esserci l’auto elettrica".

Però anche in Germania c’è chi è contrario.

"La posizione del governo di Berlino è inspiegabile, ma i primi a dirlo sono gli stessi produttori automobilistici tedeschi, come Audi per esempio, che chiedono ai ministri di accelerare sulla transizione".

E ai nostalgici dei motori tradizionali che cosa direbbe?

"Che le vecchie automobili sono una specie di termosifoni su strada, perché disperdono una parte di calore ed energia, che invece nell’auto elettrica non si sprecano. E infatti il motore elettrico è più efficiente e performante".

Un altro tema sono però i minerali che servono per l’auto elettrica, specialmente per le batterie: quasi tutti sono in mano alla Cina...

"Eh certo, perché finora il petrolio per i motori endotermici ce lo siamo prodotti in casa, mica l’abbiamo comprato da altri Paesi! Ma per favore, anche questa è un’obiezione che non ha senso. Ah, a proposito di Cina: lì è stata appena prodotta (da Jac Motors in collaborazione con Volkswagen, ndr ) la prima auto elettrica con batterie a ioni di sodio. Praticamente va a sale da cucina".

 

 

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