Venerdì 19 Aprile 2024

Stellantis punta su noleggio e auto più verdi

Ficili, responsabile Italia: la transizione ecologica cambierà i consumi e il rapporto con la tecnologia

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di Elena Comelli

Il mercato dell’auto in Europa perde terreno, i giovani disdegnano l’acquisto di una macchina, preferiscono l’utilizzo occasionale al possesso, e le compagnie automobilistiche devono adeguarsi. Per questo, Stellantis sta esplorando varie soluzioni, tra cui quella del noleggio, che fra i giovani è considerato più vicino agli ideali di sostenibilità.

"Quello che sta avvenendo oggi nel motore, con il passaggio all’elettrico e all’ibrido, è molto veloce, per cui tutto il sistema dell’automotive si sta adeguando a questo cambiamento molto forte. Ovviamente il cliente può essere un po’ confuso, c’è un’evoluzione nella tecnologia delle vetture, c’è un vocabolario totalmente diverso rispetto a quello a cui eravamo abituati qualche tempo fa", ha spiegato Santo Ficili, Country Manager Stellantis Italia, che ha parlato di questa fase di transizione in occasione dell’Automotive Business Summit.

E ha aggiunto: "Sto insistendo molto con la nostra forza vendita ma anche con l’assistenza affinché possa essere capace di illustrare al cliente la miglior formula di utilizzo dell’autovettura. Non sto parlando di acquisto perché si sta sviluppando molto di più il noleggio, anche per il privato o il professionista".

Si tratta di "una formula di avvicinamento al prodotto molto importante, che dà tranquillità al nostro cliente e garantisce anche la possibilità di cambiare la vettura nel futuro, magari mantenendo la stessa rata nel tempo. Una formula molto importante che ha un grande appeal sul pubblico più giovane, che risulta essere meno attaccato alla proprietà rispetto a clienti un po’ più anziani", ha precisato il manager.

Con riferimento al processo di transizione ecologica, il capo di Stellantis Italia ha sottolineato la necessità di una spinta istituzionale, attraverso gli incentivi alla rottamazione: "Sicuramente tutte le case costruttrici hanno investito moltissimo nello sviluppo del prodotto per andare verso la transizione, ma c’è bisogno dell’impegno di tutti e di infrastrutture adeguate. Abbiamo investito, la rete di vendita è pronta e stiamo investendo anche in comunicazione ma è chiaro che tutte le parti devono svolgere il proprio ruolo e tutti dobbiamo investire per una riduzione delle vetture non ecologiche".

In questa transizione verso un mondo più ecologico, però, c’è bisogno anche dell’impegno pubblico. "Il nostro parco circolante - sostiene Ficili - è il più vecchio d’Europa, quindi bisogna assolutamente a intervenire con azioni di agevolazione di smaltimento delle vetture più anziane per poter immettere sul mercato prodotti nuovi che rispettano l’ambiente e che sono molto più sicure del passato".

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