Mercoledì 24 Aprile 2024

Stellantis dà la scossa: gigafactory a Termoli

Il colosso nato dall’unione Fca-Psa investirà 30 miliardi in 5 anni per essere leader dei veicoli elettrici e ibridi

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La scommessa di Stellantis sull’elettrico vale 30 miliardi in 5 anni, ovvero quanto l’azienda nata dalla fusione tra Fca e Psa investirà fino al 2025 per elettrificazione e software, con l’obiettivo di diventare leader nel mercato dei Lev (i veicoli a basse emissioni), con una quota di vendite di oltre il 70% in Europa nel 2030.

Obiettivi ambiziosi, quelli svelati dall’ad Carlos Tavares, durante l’Electrification Day del gruppo, che disegna la strategia di Stellantis per i prossimi anni. In Italia questi sforzi si tradurranno, tra le altre cose, nella creazione di una gigafactory a Termoli, la terza in Europa del gruppo, che ne creerà cinque a livello mondiale per supportare i propri sforzi. L’allocazione del terzo sito europeo in Italia, dopo quelli in Francia e Germania, "è la conferma dell’impegno di Stellantis in Italia e della volontà dell’azienda di continuare a investire sul suo sistema produttivo", spiega il gruppo

L’identificazione dell’impianto powertrain di Termoli "rappresenta una scelta coerente nel contesto del percorso di Stellantis verso la completa transizione energetica", sulla scia di quanto annunciato per Douvrin in Francia e per Kaiserslautern in Germania. Il piano per i siti produttivi italiani sarà divulgato e comunicato con un approccio graduale e al momento opportuno, ma intanto viene fatto notare come Mirafiori non fosse mai stata una possibile scelta, perché per il ruolo di gigafactory Stellantis ha puntato su impianti che producessero motori termici.

Il marchio Fiat sarà 100% elettrico, almeno in Europa, tra il 2025 e il 2030: parola di Olivier Francois, responsabile del brand, che ha parlato dal tetto del Lingotto di Torino, durante l’EV Day. Francois ha annunciato quattro modelli piccoli ispirati alla Concept Centoventi, "un’elettrica pura per la gente". I sindacati, pur con qualche sfumatura, si sono detti soddisfatti dell’annuncio di Tavares, il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, parla di "segnale di fiducia all’Italia e al Sud".

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