Sabato 5 Ottobre 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Economia

Startup italiane nella Silicon Valley. Una vetrina per gli investitori Usa

Intesa Sanpaolo ha portato a San Francisco le 12 aziende scelte nell’ambito del programma Up2Stars

Startup italiane nella Silicon Valley. Una vetrina per gli investitori Usa

Le 12 startup. vincitrici e lo staff di Up2Stars, il programma di accelerazione nella Silicon Valley di Intesa Sanpaolo e Innovit

dall’inviato

Se ce la fai nella Silicon Valley, puoi farcela ovunque. Anzi, se ce l’hai fatta nella Champions League della tecnologia, ce l’hai già fatta a livello globale. Ecco perché Intesa Sanpaolo ha portato a San Francisco 12 startup italiane scelte nell’ambito di Up2Stars per un programma di accelerazione nella Silicon Valley, in collaborazione con Innovit e l’Intesa Sanpaolo Innovation center: per aziende giovani con prodotti innovativi, è partito un serrato programma di incontri con potenziali investitori ed esponenti dell’ecosistema imprenditoriale più dinamico e competitivo del mondo, con oltre 20 sessioni formative con università come Berkeley e attività di mentoring e networking: un impegno in termini di formazione, visibilità e promozione per le startup che vale 45mila euro per ciascuna startup. La risposta degli investitori americani è stata positiva, perché una delle chiavi del successo della Silicon Valley è la grande disponibilità di venture capital. Se una idea è buona, i soldi si trovano e anche velocemente.

Le 12 startup vengono da tutta Italia: 2NDSpace (Faenza), Novac (Modena), PINPOINT (Bastiglia, Modena), Monitor The Planet (Faenza), Novalimb (Roma), Infinity ID (Brescia), bitCorp (Milano), Keplera (Palermo), CityZ (CaselleTorinese, Torino), Joule (Campodarsego, Padova), Oraigo (Padova), M2Test (Trieste) e sono state individuate insieme con Innovit tra le 80 che hanno partecipato alle due edizioni di Up2Stars, il programma di Intesa Sanpaolo dedicato alla valorizzazione delle startup italiane che operano in settori strategici per l’economia del Paese come digitale, bioeconomia, salute, aerospazio acqua, energie rinnovabili, intelligenza artificiale, infrastrutture e mobilità. Da nuove batterie a tecnologie innovative per le protesi agli arti, sistemi per il risparmio energetico industriale a robots per le costruzioni o soluzioni innovative per i satelliti.

La missione, guidata dal responsabile della Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo Stefano Barrese, è stata realizzata con il supporto del Centro Italiano di Innovazione, diretto da Alberto Acito e istituito presso Innovit, l’hub italiano di Innovazione e Cultura promosso dal ministero degli Esteri. Si tratta della prima collaborazione attivata tra un gruppo bancario italiano e il Centro Innovazione di Innovit – gestito da ottobre 2022 dalla Fondazione Giacomo Brodolini insieme a Entopan Innovation – il cui obiettivo è stimolare idee imprenditoriali catalizzando progetti innovativi. E per una volta la collaborazione pubblico-privato funziona eccome.

"L’America – osserva Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei territori Intesa Sanpaolo – è una opportunità incredibile per la nostra economia. Noi abbiamo identificato nella Silicon Valley un ambiente unico di confronto e sviluppo per le startup italiane, con vantaggi reciproci nel trasferimento di conoscenze e nell’espansione verso nuovi mercati. Grazie alla collaborazione con Innovit abbiamo selezionato e rafforzato 12 startup con gli strumenti necessari per affermarsi su scala internazionale creando così nuove filiere di innovazione a beneficio del nostro Paese. È necessario creare un percorso per le startup così come con le Pmi italiane, che sono una eccellenza – prosegue Barrese – e il nostro Gruppo lavora da tempo in questa direzione: crediamo fortemente nel valore delle sinergie. Noi siamo una banca profondamente radicata nel territorio che vuole fare supporto all’economia reale del paese, al tempo stesso promuoviamo la crescita all’estero delle aziende italiane per attrarre in Italia nuovi investimenti. Quanto stiamo facendo negli Stati Uniti è un ulteriore esempio della nostra capacità di azione concreta, che possiamo promuovere anche altrove vista la nostra presenza in 90 Paesi e a una rete di partner strategici".

Intesa Sanpaolo si impegna da tempo su questo segmento di imprese. Da oltre un decennio, infatti, la Banca è attenta alle startup italiane, con una quota di mercato del 32% e con finanziamenti che superano gli 800 milioni di euro. Perché, per dirla con Mario Draghi, la competizione oggi si basa sull’innovazione e l’Europa ha una sola strada davanti: o aggancia l’hi tech o l’attende il declino.