Venerdì 11 Ottobre 2024
ILARIA BEDESCHI
Economia

Startup innovative in Italia: cosa sono e i requisiti per ottenere le agevolazioni

Le imprese tech, con meno di 5 anni di vita e una produzione inferiore di 5 milioni di euro possono godere di benefici fiscali

Le start up innovative hanno meno di 5 anni di vita e sono ad alto contenuto tecnologico

Le start up innovative hanno meno di 5 anni di vita e sono ad alto contenuto tecnologico

Roma, 21 novembre 2023 – La startup innovativa è un tipo di impresa giovane, ad alto contenuto tecnologico, con elevate potenzialità di crescita e costituisce un settore strategico per gli investimenti della politica industriale italiana. Una impresa, quindi, che permette di viaggiare nell’ottica dell’innalzamento della competitività nazionale. Le startup innovative possono godere dei benefici previsti entro i 5 anni dalla loro costituzione. Trascorso tale periodo di tempo hanno la possibilità di trasformarsi in Pmi innovative, senza perdere i benefici disponibili. Il numero di startup innovative sono 14.029, in diminuzione di 233 unità (-1,6%) rispetto al trimestre precedente. È questo il dato principale, anche se ancora parziale riferibile al 2023 che riguarda il primo trimestre, fornito dal report elaborato da Unioncamere, Ministero delle Imprese e del Made in Italy e da Infocamere.

Anatomia di una startup innovativa

Possono ottenere lo status di startup innovativa le società di capitali costituite da meno di cinque anni, con valore della produzione annuo inferiore a 5 milioni di euro, non quotate, e in possesso di determinati indicatori relativi all’innovazione tecnologica previsti dalla normativa nazionale. Le imprese in possesso dei requisiti possono accedere allo status di startup innovativa tramite autocertificazione sottoscritta dal legale rappresentante e godere delle agevolazioni registrandosi nella sezione speciale dedicata del Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio della propria Provincia.

I dati per settore

Per quanto riguarda la distribuzione per settori di attività il 76,7% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese. In particolare, prevalgono: produzione di software e consulenza informatica 40,2%, attività di R&S 14,1% e attività dei servizi d’informazione, 8,5%. Il 15,1% opera nel settore manifatturiero, in particolare, su tutti: fabbricazione di macchinari, 2,8%, fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici, 2,2%. Infine, il 3,1% opera nel commercio. In alcuni settori economici l’incidenza delle startup innovative sul totale delle nuove società di capitali appare davvero rilevante. È una startup innovativa il 9,6% di tutte le nuove società che operano nel comparto dei servizi alle imprese mentre per il manifatturiero, la percentuale si attesta al 6,4%.

Quante donne

Guardando alla composizione delle compagini sociali le startup innovative con una prevalenza femminile – ossia, in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne – sono 1.924 ossia il 13,7% del totale.

Quanti giovani 

Le startup innovative a prevalenza giovanile, under 35, sono 2.281 - il 16,3% del totale. Questo dato risulta in sensibile contrazione rispetto al trimestre precedente: -318 in valore assoluto e -12,2% in termini percentuali. In ogni caso, si tratta di un dato di oltre tre punti percentuali superiore rispetto a quello riscontrato tra le nuove aziende non innovative (13,2%). Le aziende in cui almeno un giovane è presente nella compagine sociale rappresentano il 39,1% delle startup (5.492 in tutto), contro il 29,5% delle altre imprese.

Lombardia in testa

In merito alla distribuzione geografica la Lombardia è la regione in cui è localizzato il maggior numero di startup innovative: 3.750, pari al 26,7% del totale nazionale. Seguono il Lazio con 1.832 startup innovative pari al 13,1% del totale. Segue la Campania con 1.398 startup,10% de totale) e l’Emilia-Romagna con 1.041 startup con un 7,4%.