Giovedì 18 Aprile 2024

L'esperto: "Vi spiego come si sviluppa una startup"

Ivo Allegro, advisor di molteplici iniziative nel settore: "Gli ambiti di riferimento sono il mondo digitale e le nuove tecnologie. Il fenomeno riguarda anche il Sud"

Roma, 11 dicembre 2022 - Le startup sono uno dei fattori di traino nello scenario economico italiano degli ultimi anni. In quali aree del Paese si concentrano? E quanto "reggono" e si sviluppano?  Ivo Allegro, advisor di molteplici iniziative nel settore e founder partner di Iniziativa - società di consulenza leader e advisor di numerose startup – nonché professore a contratto di Project Cycle management e accesso ai fondi pubblici ad Unitelma Sapienza, spiega che "le tre regioni con la maggior diffusione di startup innovative sono Lombardia, Lazio e Campania. La crescita delle startup, realtà di piccole dimensioni, è tale proprio grazie alla loro potenziali caratteristiche di innovazione. Tuttavia, sono anche aziende estremamente rischiose. Il loro tasso di mortalità è infatti estremamente più alto rispetto a quello delle normali aziende di piccole e medie dimensioni".  

Una riunione di una start up
Una riunione di una start up

Quali sono gli ambiti principali nei quali operano? 

"Gli ambiti principali di riferimento delle startup sono il mondo digitale e le nuove tecnologie, che hanno ricevuto una spinta maggiore nel mercato anche a seguito della recente pandemia e delle crisi energetiche. Ciò si riscontra particolarmente, ad esempio, all’interno del food delivery per l’impatto avuto nel mondo della ristorazione negli anni caratterizzati dall’emergenza sanitaria".

Si tratta di un fenomeno che riguarda anche il Sud? 

"Come testimoniato dai dati, terza regione di riferimento è la Campania non solo per elementi legati ai fattori demografici ma anche per la forte impronta all’innovazione data nell’ultimo decennio, complici anche gli investimenti realizzati sul territorio e il lavoro svolto dalle Accademy napoletane in collaborazione con il tessuto universitario. In generale il Mezzogiorno conta tre elementi di vantaggio". 

Quali?

"Il primo è legato a un territorio con un tasso demografico giovanile elevato e ciò consente alle startup di attrarre giovani talenti. Il secondo elemento è che, nel tempo, sono state attivate collaborazioni con le istituzioni e le università. Il terzo elemento di vantaggio è legato ai grandi investimenti provenienti dai fondi strutturali, ossia le agevolazioni. L’insieme di questi tre elementi, giovani, ricerca e agevolazioni può determinare un mix di successo". 

Le agevolazioni, però, finiscono. E il rischio di chiusura è dietro l’angolo.

"Le startup, elementi di traino nello scenario economico italiano, non devono però essere caricate di eccessive responsabilità e aspettative. Ad oggi ciò di cui si ha bisogno sono capitali non di agevolazione, ma strutturali ossia che arrivano dagli investitori. In questo il Sud ha una posizione più debole ma arriva in aiuto l'intervento di Cassa Depositi e Prestiti Venture". 

Quali fattori favoriscono il passaggio dalla fase iniziale al consolidamento e allo sviluppo? 

"C’è bisogno di fare sistema tra le realtà imprenditoriali e di dotarsi di professionisti, in grado di aiutare le startup a scalare, con linee guida idonee. Ciò viene esplicitato dalla figura dell’advisor. Le startup possono infatti disporre di interventi da parte di tali specialisti sia nell'area strategica e organizzativa sia nella finanza; più questi tre aspetti sono integrati tra loro migliore sarà la riuscita dell’attività. Spesso, infatti, le nascenti startup riscontrano la difficoltà di approdare nel mercato e creare partnership con grandi aziende, sottolineando l’importanza, spesso sottovalutata, apportata anche dalle piccole aziende a quelle di maggiori dimensioni, riducendone anche la mortalità". 

E il rapporto con il territorio che funzione ha? 

"Il processo di sviluppo delle startup non può eludere il territorio in cui queste si sviluppano. In quest’ambito Iniziativa è partner di un importante progetto l'Edge Smart Lab sull'industria creativa, nel quale attraverso i finanziamenti noti come CAD financing sarà supportata la nascita di imprese operanti nell’audiovisivo, ambito che il territorio partenopeo ha accolto già da diversi anni positivamente".