Sprecometro, cos'è e come funziona l'App che calcola il cibo gettato via

Si può scaricare gratuitamente: oltre a misurare i grammi degli alimenti sprecati, fornisce consigli utili per ridurre l'impatto individuale sull'ambiente

Ridurre spreco alimentare

Ridurre spreco alimentare

Omogeneizzati, prodotti da colazioni, pizze d’asporto ma anche i piatti della tradizione preparati durante le cene in famiglia o ai pranzi della domenica: ogni giorno nel nostro Paese si consumano all’incirca 180 milioni di pasti. Una montagna di alimenti ma anche di soldi e rifiuti, considerando che ogni individuo arriva a sprecare settimanalmente circa 674 grammi di cibo. Una quantità preoccupante, anche se inferiore ai dati di altri paesi, come gli Stati Uniti, che arrivano ad uno spreco alimentare di 1336 grammi per ogni cittadino.

Il primo passo per modificare le proprie pratiche di consumo è prendere coscienza dell’impatto ambientale generato dalle nostre cattive abitudini, come comprare prodotti con leggerezza, lasciandosi adescare dalle offerte dei supermercati o conservare il cibo nel modo sbagliato, facendolo finire il più delle volte nel bidone della spazzatura.

Lo sprecometro

Per questo, In occasione della decima Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, che sarà il 5 febbraio 2023, dalla collaborazione dell’Osservatorio Waste Watcher International su cibo e sostenibilità con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari dell'Università di Bologna e Last Minute Market, impresa sociale spin off accademico dell'Alma Mater per la Campagna Spreco Zero, è nato lo Sprecometro, un app gratuita che si propone di generare consapevolezza e conoscenze utili a indirizzare le scelte individuali sull’uso sostenibile delle risorse naturali, sulla prevenzione dello spreco alimentare e sull'adozione di diete sane e sostenibili. Lo Sprecometro, che è stato testato da oltre 500 studenti di tutta Italia, è molto facile da utilizzare e in maniera semplice ci rende consapevoli dei nostri consumi, andando a misurare in grammi lo spreco alimentare di singoli individui o famiglie e valutando la perdita economica, l'impronta carbonica e l'impronta idrica generata.

Il primo passo

Il primo step è crearsi un profilo sull’app. Per farlo, è necessario svolgere un test in cui vengono poste domande sulle nostre abitudini: “Sei solito mangiare gli avanzi?”, “Quanti grammi di frutta hai sprecato questa settimana?’” o “Sai conservare gli alimenti nella maniera giusta?”. Una volta terminato, verrà comunicato il numero di grammi di cibo sprecato e verranno forniti consigli per aiutare l’utente a risparmiare e ridurre lo spreco, attraverso contenuti educativi, video, schede e altri materiali multimediali.

I progressi

Ma c’è di più: l’app permette di valutare i progressi avvenuti nel corso del tempo, aggiornando puntualmente il proprio comportamento sul diario dello spreco. I propri risultati possono essere, inoltre, condivisi con altri utenti registrati sull’app o condividendoli sul canale Instagram, così da estendere sempre più consapevolezza sul tema.

Lo Sprecometro è stato presentato  al pubblico il 31 gennaio alle ore 17.00. Hanno preso  parte all’evento il fondatore di Spreco Zero Andrea Segrè e l’Ambasciatore di Buone Pratiche, Andrea Maggi.

 

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