Spread oggi: vertice d'urgenza Bce. Spunta nuovo scudo di precisione

Così Francoforte cerca di arginare le tensioni sui mercati

Christine Lagarde (Ansa)

Christine Lagarde (Ansa)

Roma, 15 marzo 2022 - Braccio di ferro tra mercati e Bce sullo spread. Le Borse hanno bocciato l'annuncio dell'abbandono degli stimoli da parte di Francoforte, mettendo a dura prova i titoli di Stato. Nel mirino sono finiti soprattutto i Paesi più 'deboli', come l'Italia, la Spagna e il Portogallo. La Banca Centrale europea è corsa ai ripari, convocando una riunione di emergenza per oggi per cercare una soluzione che smorzi le tensioni. Al termine del vertice, si apprende che l'Eurotower ha incaricato gli uffici tecnici di "accelerare il completamento di un nuovo strumento anti-frammentazione" da sottoporre poi al Consiglio direttivo. Klaas Knot, componente del consiglio direttivo della Bce e presidente della Nederlandsche Bank, intervenendo a Young Factor, rassicura: "Oggi abbiamo deciso di attivare la flessibilità nell'attività di reinvestimento e abbiamo chiesto ai nostri comitati di lavora in maniera accelerata sul concepimento di nuovo strumenti per contrastare la frammentazione nel caso in cui il reinvestimento non bastasse. State tranquilli, siamo pronti"

Già solo la notizia dell'incontro aveva raffreddato lo spread tra Btp e Bund che, dopo la fiammata di ieri, stamattina viaggiava a 226 punti, 20 in meno dell'apertura e 24 sotto il closing di ieri, quando aveva toccato quota 250 sui massimi dal 2013. E dopo il vertice il differenziale cala ancora sotto quota 220. Anche le Borse sembrano gradire l'attenzione dell'Eurotower, facendo segnare rialzi su tutti i listini del Vecchio Continente. 

"Il nostro mandato è la stabilità dei prezzi e conseguiremo il nostro mandato", ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde intervenendo a un evento organizzato dalla London Business of School. "Le crisi - ha aggiunto - richiedono decisioni audaci e menti flessibili, ma non possono autorizzare qualunque azione. Bisogna attenersi ai mandati ricevuti. E ti devi attenere non solo alla lettera, ma allo spirito del mandato". Secondo la presidente Bce, questo richiede anche "compassione verso il pubblico che servi e l'umiltà di saper cambiare rotta quando necessario".

Le mosse della Bce

Gli analisti si interrogano su quale mosse metterà in atto la Bce per arginare la corsa dei differenziali. Viene confermata la creazione di un nuovo meccanismo che permetterebbe a Francoforte di indirizzare gli acquisti di obbligazioni specificamente verso gli Stati più deboli. Un bazooka di precisione, scudo con cui si abbandonerebbe il principio abituale di acquisto di asset in relazione alle dimensioni di un'economia. Soluzione a ostacoli che rischia di generare mal di pancia. E se Francoforte chiede di accelerare sul nuovo strumento, non è escluso che - una volta varato il meccanismo - la questione finisca davanti alla Corte Costituzionale tedesca. La Germania, fra l'altro, sta risentendo meno di questa ondata di rialzi. Il debito tedesco è da sempre considerato 'sicuro' dai mercati, i tassi subiscono oscillazioni più contenute. 

Dopo aver annunciato che i tassi di interesse saliranno di 75 punti base, la Bce nell'immediato ha ben pochi strumenti a disposizione per neutralizzare i malumori sui listini. Subito potrebbe canalizzare i reinvestimenti dalle obbligazioni in scadenza acquistate durante la fase pandemica verso i mercati in difficoltà. Ma anche se decidesse di spostare l'intero flusso di obbligazioni tedesche e francesi sull'Italia - circa 12 miliardi di euro al mese - il risultato sarebbe inferiore agli acquisti netti della Bce nel nostro Paese, pari a quasi 14 miliardi di euro al mese da marzo 2020.

Ci sarebbe poi il celebre programma OMT Outright Monetary Transactions (OMT), finora inutilizzato in tempo di crisi. Permette acquisti illimitati del debito di un Paese, senza aggiungere ulteriori stimoli. Per accedervi i Paesi devono però firmare un piano di salvataggio dell'Unione europea che, normalmente, prevede condizioni molto stringenti. Motivo per cui gli economisti dubitano che possa essere una strada percorribile.

La soluzione intrapresa dall'Eurotower è quindi quella di un nuovo meccanismo, anche se i termini andranno pensati con grande cautela per non incorrere sulle scure dei 'falchi' europei. Fermo restando che qualora lo spread dovesse andare fuori controllo, la Bce potrebbe semplicemente riprendere il suo piano di acquisti rinunciando, del tutto o in parte, alla politica di rialzo dei tassi. Una extrema ratio al momento poco probabile.