Mercoledì 24 Aprile 2024

Spesometro 2018, scadenze e modalità di invio. La versione definitiva

Procedure semplificate per trasmettere i dati delle fatture. Scadenza il 6 aprile

Spesometro, regole più semplici anche per i commercialisti

Spesometro, regole più semplici anche per i commercialisti

Roma, 6 febbraio 2018 - Lo "spesometro", uno dei più recenti adempimenti fiscali anti-evasione, diventa meno astruso e, anzi, nell’ultima versione annunciata ieri dall’Agenzia delle Entrate, assume la forma "light" a misura di commercialista, se non di semplice contribuente: con una sforbiciata alle informazioni richieste, e la possibilità di comunicare i dati riepilogativi per le fatture emesse e ricevute di importo inferiore a 300 euro e l’aggiunta della facoltà di trasmettere i dati con cadenza trimestrale o semestrale. Con tanto di rinvio della prossima scadenza, in origine fissata a fine febbraio: ci sarà tempo, invece, fino al 6 aprile per la comunicazione dei dati delle fatture del secondo semestre 2017, come anche per la trasmissione telematica opzionale dei dati delle fatture emesse e ricevute e per le relative variazioni. E così, dopo la ribellione di massa dello scorso settembre di professionisti e consulenti tributari delle imprese e delle partite Iva all’introduzione del nuovo marchingegno, il governo era corso ai ripari, prevedendo nei provvedimenti della manovra una serie di correzioni per alleggerire il peso e l’invasività del nuovo strumento.

Ieri la conferma e l’attuazione della svolta. A sancirla, una circolare del direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, con cui, dopo il confronto con gli operatori sulla bozza pubblicata il 19 gennaio scorso, vengono recepite in forma definitiva le semplificazioni introdotte dal decreto legge fiscale di ottobre. Due mesi in più per lo "spesometro". Per garantire il rispetto delle norme dello Statuto del contribuente, dunque, la scadenza per la comunicazione dei dati delle fatture del secondo semestre 2017, originariamente fissata al 28 febbraio, viene spostata al 6 aprile 2018, ossia al sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione del provvedimento di ieri. Alla stessa data è fissata la scadenza per le eventuali integrazioni e per la trasmissione telematica opzionale dei dati delle fatture emesse e ricevute. Non basta: le comunicazioni delle fatture riferite alle operazioni del 2018 – anche per chi esercita l’opzione – potranno essere inviate con cadenza trimestrale o semestrale. Meno adempimenti per le "piccole fatture". Come anticipato, il provvedimento stabilisce che per le fatture di importo inferiore a 300 euro registrate cumulativamente è possibile comunicare i dati relativi al documento riepilogativo anziché quelli dei singoli documenti. Viene limitato anche il numero delle informazioni da trasmettere, perché diventa facoltativo compilare i dati anagrafici di dettaglio delle controparti. Non solo: i contribuenti possono trasmettere i dati delle fatture emesse, di quelle ricevute e delle relative variazioni sia con cadenza trimestrale che semestrale.

Qui le novità dello spesometro light

Le nuove regole possono essere utilizzate anche per inviare le comunicazioni integrative di quelle errate riferite al primo semestre 2017. I contribuenti che intendono continuare a utilizzare il software di mercato usato per predisporre la comunicazione del primo semestre 2017 possono continuare a trasmettere i dati secondo le precedenti regole. Online due software di supporto. Per agevolare i contribuenti e gli intermediari, l’Agenzia mette a disposizione sul proprio sito internet due pacchetti software gratuiti, uno per il controllo dei file delle comunicazioni e uno per la compilazione.

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