‘Space economy’ il boom continua. La Puglia trascina il Made in Italy

Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo Sviluppo economico e competitività

Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo Sviluppo economico e competitività

Con oltre 1,5 miliardi di fatturato e 7.500 addetti (secondo i dati del Dta - Distretto tecnologico aerospaziale), la Puglia punta sull’aerospazio, ritenuto una delle più promettenti traiettorie di sviluppo dell’economia mondiale dei prossimi decenni. Sempre più spesso, infatti, si parla dell’enorme potenziale della cosiddetta ‘space economy’, la catena del valore che, partendo dalla ricerca, sviluppo e realizzazione di infrastrutture arriva fino alla generazione di prodotti e servizi innovativi, messi a punto grazie alle attività spaziali e ai dati raccolti nello spazio.

Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo Sviluppo economico e competitività, come si colloca la Puglia nel panorama internazionale dell’economia dello spazio?

"Oggi, la Puglia è una delle cinque regioni italiane in cui maggiore è la presenza di attività industriali aerospaziali e insediamenti produttivi. Inoltre, è l’unica regione italiana nel cui territorio sono presenti, contemporaneamente, aziende con prodotti diversificati che costituiscono l’intera filiera, dalla produzione di componentistica a quella dei software aerospaziali. La Puglia è leader nei materiali compositi in fibra di carbonio, nei sistemi intelligenti motoristici, aeronautici e spaziali".  

Che ruolo avrà l’aeroporto di Grottaglie, nel Tarantino?

"È una struttura su cui puntiamo molto, ospita già uno spazio adibito a ‘testbed’ (banco di prova) di aeromobili a pilotaggio remoto. È destinato a diventare il primo ‘spazioporto’ italiano per i voli suborbitali, oltre che un polo logistico integrato di sviluppo del trasporto merci per via aerea".

Dopo anni di crisi, le esportazioni del settore aerospaziale ‘made in Italy’ ricominciano a crescere.

Qual è il trend in atto in Puglia?

"Già dallo scorso anno, questo genere di export è ripartito anche nella nostra regione, con un +65,9% realizzato, solo nel quarto trimestre del 2022, rispetto all’analogo periodo del 2021. Nell’intero anno l’aumento è stato dello 0,9% in più rispetto al 2021, per un valore assoluto di oltre 337,8 milioni di euro. Tra i destinatari delle esportazioni pugliesi, nel 2022, troviamo gli Stati Uniti al primo posto, con importazioni di settore pari a oltre 136,7 milioni di euro; seguiti da Canada, Regno Unito, Francia e Cina".  

In questo scenario, quanto è importante l’impegno della regione Puglia nelle politiche di formazione e in quelle di agevolazione per imprese?

"La formazione delle risorse umane gioca un ruolo cruciale: il capitale umano rappresenta, a tutti i livelli (dalla formazione professionalizzante a quella accademica), il miglior investimento per il futuro. Grazie agli strumenti di agevolazione per le imprese, gestiti da Puglia Sviluppo per un valore totale di circa 400 milioni di euro (di cui 267 nel ciclo di programmazione 20142020), si è rafforzata, in Puglia, la presenza di imprese di ogni dimensione. Tra queste, anche ‘big’ del settore, del calibro di Leonardo, Avio Aero e Black Shape".

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