Una pianificazione specifica per il verde

LA SOSTENIBILITÀ delle città è stata tra i temi centrali del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2022. Diversi, in particolare, gli spunti emersi dal position paper ‘Le infrastrutture sostenibili e l’Agenda Onu 2030’ redatto dal Gruppo di lavoro (Gdl) ASviS sul Goal 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture) e presentato lo scorso 14 ottobre presso il Palazzo delle Esposizioni a Roma. Dal position paper, elaborato grazie alla compilazione di un questionario da parte degli altri Gruppi di lavoro dell’Alleanza, emerge come una strategia di investimenti in infrastrutture sostenibili, accompagnata dall’adozione di adeguate tecnologie, strumenti di policy e pratiche di governance, possa assumere un ruolo cruciale e trasversale per lo sviluppo del Paese e l’attuazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite.

Partendo dal presupposto che lo sviluppo industriale è la prima fonte di generazione di reddito, è oggi chiaro – rileva l’ASviS – che per garantire uno sviluppo sostenibile e inclusivo sia necessario un adattamento delle infrastrutture esistenti e una capacità di resilienza di quelle nuove. Dalla mobilità ai trasporti, dalla sanità all’istruzione, dall’energia alle tecnologie della Ict (sistemi delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione), gli investimenti in infrastrutture sono cruciali per il raggiungimento di tutti i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile della Agenda 2030 dell’Onu. Sul fronte urbano un’infrastruttura sostenibile – evidenzia il report – si identifica con città e comunità che sono in grado di offrire opportunità per tutti, con accesso ai servizi di base, all’energia, all’alloggio, ai trasporti, e di ridurre il proprio impatto ambientale.

In tale scenario per l’Alleanza è necessario colmare il gap di infrastrutture di trasporto rapido di massa nelle città (metropolitane e tramvie) rispetto alla media europea, collocando il riparto delle risorse in un quadro programmatorio nazionale, semplificando procedure e competenze con un aggiornamento integrale della Legge n. 1042 del 1969 ancora in vigore e finanziando anche la progettazione definitiva degli interventi, oggi molto costosa per gli Enti locali. Tra le proposte di policy anche l’estensione dei finanziamenti per gli interventi di forestazione a tutti i Comuni e una pianificazione specifica per il verde, in linea con le vigenti norme nazionali e internazionali in materia.

g. p.

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