Venerdì 19 Aprile 2024

Terna investe dieci miliardi per la transizione energetica

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UN DRIVER strategico e uno dei pilastri su cui si basa l’attività del gruppo. Stiamo parlando della sostenibilità e di Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, i cui circa 10 miliardi di investimenti complessivi, previsti nell’aggiornamento del Piano industriale 2021-2025 ‘Driving Energy’, sono considerati per loro natura sostenibili per il 99% in base al criterio di eleggibilità introdotto dalla tassonomia europea. Gli interventi di Terna rappresentano, infatti, uno dei principali fattori per abilitare la transizione energetica, verso la decarbonizzazione, e sono finalizzati allo sviluppo delle fonti rinnovabili, con dorsali di trasporto dell’energia dai punti di produzione, localizzati principalmente nelle regioni del Sud Italia, verso i centri di maggior consumo del Nord. Ciò sarà possibile grazie alla risoluzione delle attuali congestioni di rete e all’ulteriore sviluppo delle interconnessioni con l’estero, per le quali Terna ha pianificato la realizzazione di nuove linee transfrontaliere in aggiunta alle 26 già attive, rafforzando così il ruolo dell’Italia di hub elettrico europeo e dell’area mediterranea. I target di sostenibilità del gruppo guidato dall’ad Stefano Donnarumma sono articolati in quattro aree di intervento: Capitale Umano (Risorse umane); Capitale Sociale e Relazionale (Stakeholder e territorio); Capitale Intellettuale (Integrità, responsabilità e trasparenza) e Capitale Naturale (Ambiente). Queste sono declinate in 14 obiettivi cui afferiscono oltre 100 attività distribuite nell’intero arco temporale del Piano.

Il cda di Terna ha approvato una Politica di Sostenibilità che è lo strumento attraverso il quale la società individua, gestisce e comunica i "pilastri" della propria cultura della sostenibilità relativamente ai principali contesti di riferimento (princìpi del Global Compact, SDGs e PNIEC) e alle tematiche ESG considerate rilevanti per il gruppo. Sostenibile è anche l’approccio per la realizzazione delle infrastrutture elettriche nei territori. Una strategia che si fonda sulla condivisione con le comunità locali e che nei primi mesi del 2022 ha visto Terna quale prima società a livello internazionale adottare il Protocollo Envision basato su un framework articolato in 64 indicatori suddivisi in 5 categorie: qualità della vita, leadership, allocazione delle risorse, mondo naturale, clima e resilienza.

Del resto, quello della condivisione è un percorso che l’azienda porta avanti da molti anni e che, tramite i Terna Incontra, coinvolge attivamente e pubblicamente i cittadini, gli enti amministrativi e le istituzioni fin dall’inizio della progettazione degli investimenti e degli interventi. Interventi a ridotto impatto sull’ambiente (cavi interrati e marini, stazioni elettriche di ultima generazione e di alto pregio architettonico) che non solo soddisfano le necessità della rete elettrica ma danno valore agli stessi territori e, soprattutto, lasciano una traccia significativa nella mitigazione del cambiamento climatico in atto, dal momento che, una volta realizzati, permetteranno di ridurre le emissioni in atmosfera di CO2 per 5,6 milioni di tonnellate annue e consentiranno la demolizione di quasi 5.000 km di infrastrutture obsolete.

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