Giovedì 25 Aprile 2024

Sostenibilità

Aziende

Massimo Fileni

Massimo Fileni

IN QUESTO momento storico i consumatori si dimostrano sempre più attenti a quello che scelgono di mettere nel carrello della spesa. Ma in alcuni settori merceologici come quello della carne, confusione e fake news ostacolano lo scenario: in questo mare magnum di complessità, è necessario infatti fare leva su aziende virtuose, che hanno fatto della sostenibilità e del rispetto parte integrante della loro stessa mission. Il Gruppo Fileni, leader italiano ed europeo nelle proteine biologiche, è una di queste realtà.

E con oltre mezzo secolo di storia alle spalle, è per dimensione il terzo produttore in Italia di carni avicole: un percorso, questo, che culmina – come risulta anche dall’ultimo Bilancio di Sostenibilità certificato e recentemente pubblicato – nella certificazione di Carbon Neutrality nel perimetro produttivo diretto sin dal 2020, nella trasformazione della società capogruppo in società Benefit nel 2021, e nell’ottenimento (prima azienda al mondo nel settore delle carni) della Certificazione internazionale B Corp nel 2022.

"Per noi il benessere degli animali che alleviamo è un punto assolutamente cruciale. Non a caso, siamo la prima realtà in Italia che si è impegnata a rispettare i criteri dello European Chicken Commitment per tutta la sua produzione biologica e all’aperto e per il 20% di quella convenzionale – spiegano Massimo e Roberta Fileni, fratelli e vicepresidenti del Gruppo –. Fileni opera sia nel settore del biologico che in quello del convenzionale garantendo, in entrambi i casi, il massimo rispetto del benessere animale e dell’ambiente. Rispetto, questo, ampiamente testimoniato dall’accordo di partnership recentemente siglato con Legambiente che ci permetterà di introdurre azioni concrete di volontariato aziendale già a partire dai prossimi mesi".

Sull’allevamento a Monteroberto e le criticità inerenti espresse dal Consiglio di Stato, invece, "la struttura ha regolarmente ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie alla sua costruzione e al suo funzionamento – rispondono i vicepresidenti del Gruppo Fileni –. L’ allevamento in questione (come tutti gli allevamenti Fileni) è assolutamente in regola sotto il profilo ambientale, paesaggistico e della tutela del benessere animale. Ad essere messi in discussione sono aspetti burocratici che non dipendono da Fileni e non toccano il modello di allevamento ma questioni tecniche già precedentemente autorizzate. Il Gruppo, naturalmente, si è immediatamente messo a disposizione di tutti gli enti coinvolti, per poter continuare l’attività di allevamento a Monteroberto rispettando al contempo tutte le prescrizioni contenute nella sentenza del Consiglio di Stato".

Giorgia De Cupertinis

 

 

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