Oltre 20 milioni al Festival dello Sviluppo Sostenibile

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OLTRE 20 milioni di persone raggiunte dai 22 eventi principali trasmessi in diretta, 986 iniziative promosse dalla società civile e dalle istituzioni, e 8 pubblicazioni inedite presentate. Si conclude con questi numeri il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2022, il più grande appuntamento italiano sulla sostenibilità, organizzato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) che oggi con oltre 300 aderenti è la più ampia rete della società civile nazionale impegnata nella promozione dell’Agenda 2030 dell’Onu. I risultati sono stati presentati dai presidenti dell’ASviS, Marcella Mallen (nella foto a sinistra) e Pierluigi Stefanini (nella foto a destra), lo scorso 20 ottobre in occasione dell’evento conclusivo del Festival. "La straordinaria mobilitazione innescata dal Festival conferma la crescente attenzione con cui nel Paese si considera la questione dello sviluppo sostenibile, la partecipazione alle numerose iniziative in cartellone, in Italia e nel mondo, dimostra – dichiarano Mallen e Stefanini – che la consapevolezza di dover agire subito per diffondere una nuova cultura del benessere è sempre più diffusa. Ormai conosciamo la strada da intraprendere, sappiamo di dover accelerare la giusta transizione ecologica ma siamo ancora indietro e le crisi in atto rischiano di frenarci. Il nostro impegno mira ad evitare l’inerzia, tramite la promozione di un dialogo generativo tra istituzioni, politica, imprese, terzo settore, università e ricerca, arte, media e spettacolo, per raggiungere la massa critica necessaria a raggiungere gli Obiettivi dell’Agenda 2030 Onu".

Come nelle passate edizioni, il Festival 2022 si è svolto nell’arco di 17 giorni, tanti quanti gli Obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu, sottoscritta dall’Italia nel 2015. Anche quest’anno la ‘casa’ del Festival è stato il Palazzo delle Esposizioni di Roma, da dove sono stati trasmessi la maggior parte degli eventi organizzati dall’ASviS. Durante l’evento è stato presentato il position paper ASviS intitolato ‘Il Servizio Civile Universale: giovani, cittadinanza e pace’ realizzato dal gruppo di lavoro dell’Alleanza sul Goal 16 dedicato ‘Pace, Giustizia e Istituzioni solide’ in occasione del cinquantesimo anniversario del Servizio Civile in Italia e dell’anno europeo dei giovani.

"Nel fare una sintesi dei numerosi contributi del Festival, all’evento conclusivo ci siamo soffermati in particolare sul ruolo dei giovani, sull’educazione alla cittadinanza e sull’etica della restituzione da cui dipende la possibilità di ripensare al rapporto tra gli interessi individuali e quelli comuni, tra il benessere immediato e quello durevole – sottolineano Mallen e Stefanini – le giovani generazioni di oggi abiteranno un mondo in cui la complessità dei problemi da affrontare e le opportunità per costruire un modello di sviluppo più giusto e sostenibile di quello attualmente dominante dipendono dalla capacità di sentirsi e di agire come cittadini globali".

Per il terzo anno consecutivo, l’iniziativa si è estesa a livello internazionale, nelle sedi diplomatiche e degli Istituti di cultura italiani all’estero, con 53 eventi in 17 Paesi oltre all’Italia.

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