Sabato 20 Aprile 2024

Manager della sostenibilità: la rivoluzione è in arrivo

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SE LA SOSTENIBILITÀ è la stella polare del nuovo modello di sviluppo, chi gestirà questa rivoluzione all’interno delle aziende italiane nei prossimi anni? Sarà sufficiente aggiornare il ‘vecchio’ management con nuove competenze, oppure la velocità del cambiamento è tale da richiedere figure nuove con un bagaglio inedito di know how e sensibilità? La questione è cruciale per il futuro prossimo del nostro sistema imprenditoriale e, nella sua complessità, non può avere soluzioni univoche. Ma come in ogni fase di cambiamento accelerato, è certo che la transizione sostenibile distruggerà rapidamente un numero importante di posti di lavoro tradizionali e ne creerà di nuovi. Senza che sia prevedibile il saldo dell’operazione.

Dall’osservazione del mercato, emerge un primo dato significativo: sta crescendo rapidamente la domanda di ‘manager della sostenibilità’ – in numerosi settori e rispetto a numerose famiglie professionali – a fronte di un’offerta oggettivamente carente. Ciò rende complicato il lavoro degli head hunter: ingaggiati sempre più spesso per la ricerca di professionisti con nuovi job title e job description per affrontare la sfida della sostenibilità ambientale, sociale e di governance delle aziende, sanno che probabilmente dovranno inventare soluzioni senza poter contare sul supporto delle specializzazioni universitarie, che solo da qualche anno hanno iniziato ad offrire percorsi formativi post-lauream in materia. Tra le figure manageriali più richieste c’è sicuramente l’head of ESG, o responsabile dello sviluppo sostenibile: secondo le stime della società di recruiting PageGroup, si registrerà nel corso del 2022 un incremento di oltre il 50% delle richieste. Il suo ruolo consiste nel definire la strategia di sostenibilità aziendale e di curare rendicontazione e monitoraggio delle azioni messe in campo, progettando le politiche ESG e valorizzandole attraverso il dialogo con gli stakeholders. Si tratta di una figura che abbraccia trasversalmente competenze economiche, giuridiche e di comunicazione, e che ricopre un ruolo-chiave anche sul piano culturale perché è il responsabile del processo di adeguamento della vision aziendale ad un nuovo paradigma.

Altra figura molto richiesta oggi è quella dell’energy manager chiamato a definire e realizzare la strategia energetica di una grande azienda o organizzazione, trovando le soluzioni più efficaci e valutando in termini economici e sociali i possibili investimenti energetici in rapporto con i fornitori di energia, dall’efficientamento degli impianti già esistenti all’innesto di fonti di produzione di energie rinnovabili. Rispetto alle competenze richieste, si tratta (nella maggior parte dei casi) di un ingegnere specializzato in sistemi e fonti energetiche. In ambito giuridico, la figura del futuro prossimo è sicuramente quella dell’avvocato ambientale che già oggi risulta particolarmente richiesta dalle industrie chimiche, agroalimentari, energetiche. La sua missione consiste nel guidare l’azienda nell’oceano delle normative in materia ambientale, sia per poter rispettare i requisiti normativi imposti dalle leggi per ciascuna settore sia per cogliere incentivi e opportunità disponibili in materia di sostenibilità. In ambito economico, tra le figure di cui all’orizzonte si intravede il bisogno c’è il responsabile del marketing sostenibile. La sua missione sarà quella di concepire prodotti sostenibili e dal prezzo di mercato accessibile al maggior numero possibile di persone, costruendo un nuovo posizionamento di mercato di aziende impegnate nella produzione di beni in settori maturi.

[email protected] @FFDelzio

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