Martedì 23 Aprile 2024

L’asfalto usurato? Produce asfalto nuovo

L’asfalto usurato?  Produce asfalto nuovo

L’asfalto usurato? Produce asfalto nuovo

RICICLARE L’ASFALTO usurato per produrre asfalto nuovo. È il processo produttivo ideato da Mapei (nella foto in basso l’ad Veronica Squinzi), leader mondiale nella produzione di materiali chimici per l’edilizia. Si tratta di un processo che perfettamente si innesta nella direzione della

sostenibilità e della circolarità nel comparto delle strade. Gli additivi Acf ideati da Mapei infatti, permettono di riciclare gli strati di usura delle strade (Rap), in pratica l’asfalto usurato e consumato che periodicamente viene rimosso per essere sostituito da un nuovo strato bituminoso. Questo materiale di scarto finiva generalmente in discarica. Grazie agli additivi inventati da Mapei, il materiale può essere riciclato in parte nella produzione di nuovo asfalto, reinserendolo nel nuovo conglomerato bituminoso.

In termini di emissioni, la riduzione è notevole. Realizzato un chilometro di autostrada utilizzando il 15% di materiale riciclato consente di risparmiare l’emissione di 100,732 tonnellate di anidride carbonica, che equivale alla piantumazione di 1.300 alberi e a non percorrere 1.505 volte il viaggio Milano Roma. Realizzando lo stesso chilometro di autostrada utilizzando il 40% di asfalto riciclato il risparmio di anidride carbonica emessa sale a 187, 354 tonnellate, equivalente alla piantumazione di 2.417 alberi e a non effettuare 2.799 viaggi da Milano a Roma. Grazie a questa iniziativa, Mapei ha ricevuto il Premio Best Performer dell’Economia Circolare 20192020 promosso da Confindustria. Mapei si è distinta nella categoria ‘grande impresa manifatturiera’ con il progetto che permette di realizzare asfalti a basso impatto ambientale grazie al riutilizzo di materiale di scarto. Sulla stessa linea si inseriscono altri 2 progetti che si distinguono per gli importanti risvolti in termini di

sostenibilità ambientale. Il primo prevede il riciclo di polietilene e polipropilene, ovvero la plastica derivante dalla normale raccolta di rifiuti, per realizzare pavimentazioni stradali più durature e sostenibili. Il secondo progetto è invece l’additivo Re-con zero evo ideato da Mapei. Aggiunto direttamente nelle autobetoniere, è in grado di trasformare il reso di calcestruzzo in aggregati granulari che possono essere integralmente recuperati e riciclati per produrre nuovo calcestruzzo.

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