Giovedì 18 Aprile 2024

Imprese nella trappola green Molte parole, pochi fatti

Imprese nella trappola green Molte parole, pochi fatti

Imprese nella trappola green Molte parole, pochi fatti

SULLA SOSTENIBILITÀ in Italia c’è molta comunicazione da parte delle imprese, ma pochi fatti. È questa in estrema sintesi la denuncia contenuta nel rapporto di ConsumerLab, presentato di recente a Roma nell’ambito della seconda edizione del Congresso nazionale ""Future Respect - Imprese sostenibili, pratiche a confronto"". Il lavoro di analisi realizzato dagli esperti di ConsumerLab è stato particolarmente ampio e approfondito: hanno scandagliato i bilanci delle 1.915 principali imprese individuate da Mediobanca per capire quale sia il reale coinvolgimento delle grandi aziende sul tema delle politiche sostenibili. Ne sono emersi numeri sconfortanti: il 64,2% del totale delle imprese considerate, ovvero 1.230 aziende, non presentano il Bilancio di Sostenibilità e solo il 52,8% riserva una sezione del proprio sito Internet alla Sostenibilità.

Esaminando settore per settore, si scopre che particolarmente negativa è oggi la performance delle 76 principali imprese assicuratrici: il 72,4% non presenta un Bilancio di Sostenibilità, il 54% non riserva alcuna sezione alla Sostenibilità. Ma la maglia nera in tema di sostenibilità, secondo la ricerca di ConsumerLab, spetta al settore della cosmetica e del benessere: su 100 Imprese solo 14 pubblicano i Bilanci di Sostenibilità. Eppure si tratta, paradossalmente, di uno dei comparti che comunica utilizzando più messaggi di sostenibilità. Se colpisce e stupisce – in negativo – la disattenzione delle grandi e delle medie imprese verso pratiche concrete di sostenibilità, sorprende meno la situazione delle piccole imprese: secondo il Rapporto di ConsmerLab, meno del 9% delle Pmi italiane può oggi essere considerata impegnata nella trasformazione sostenibile, neanche il 3% redige un bilancio di sostenibilità e il 6% tratta obiettivi di sviluppo sostenibile senza poter documentare i risultati raggiunti e gli impatti realizzati. "Sul versante della sostenibilità c’è molto da fare e questo ritardo potrebbe essere un ostacolo per la corretta attuazione del Pnrr – sottolinea Francesco Tamburella, coordinatore di ConsumerLab – la cultura della sostenibilità è la risorsa strategica necessaria per superare la crisi sistemica delle strutture che organizzano la nostra vita e delle motivazioni con cui la conduciamo. Il nostro impegno è proprio quello di far conoscere alle imprese le reali opportunità dei diversi programmi e creare le condizioni per sfruttare al meglio queste opportunità. In tale direzione abbiamo deciso di coinvolgere anche le Associazioni dei Consumatori, sentinelle della comunicazione corretta e della trasparenza dei comportamenti".

La recente attenzione dimostrata dai Tribunali civili per i fenomeni di greenwashing complica ulteriormente questo quadro, rischiando di costruire per molte imprese una vera e propria "trappola della sostenibilità". Ma la sostenibilità è un trend di crescita di lungo periodo, non semplicemente un fenomeno di marketing: è necessario e urgente, dunque, riallineare dichiarazioni e azioni sostenibili. Uscendo dalla trappola, entrando (davvero) in un nuovo modello di sviluppo.

[email protected] @FFDelzio

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