Sabato 20 Aprile 2024

Il Giubileo, uno stress test per Roma e il sistema-Italia

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SARÀ UNO "STRESS TEST" di sostenibilità, il Giubileo 2025. Per Roma e per l’intero sistema-Italia. Un’occasione irripetibile per mostrare una Capitale attrezzata e innovativa sul fronte della mobilità sostenibile, dello slow tourism, della conservazione e della digitalizzazione dell’immenso patrimonio artistico romano, della tutela della più grande area verde metropolitana d’Europa. Ma a guardare lo stato attuale della città, sembrerebbe per molti aspetti un "libro dei sogni". Tuttavia, nonostante lo scetticismo generale, esistono oggi le condizioni perché Roma possa compiere un salto in avanti, liberandosi da una serie di zavorre che l’hanno immobilizzata negli ultimi quindici anni. Due in particolare: mancanza di poteri e carenza di budget. Un decreto-legge del 15 giugno scorso ha accelerato gli iter autorizzativi per le opere infrastrutturali e di mobilità legate al Giubileo, sul modello di quanto già previsto per gli interventi inseriti nel Pnrr: in questo modo, di fatto, il sindaco-commissario (per il Giubileo) Gualtieri è stato dotato di quei "poteri speciali" che da decenni vengono reclamati a favore della Capitale d’Italia, sulla scia di quanto già accade per molte altre capitali in Europa. L’altra importante novità è l’ampia disponibilità di risorse economiche: a beneficio di Roma sono stati stanziati complessivamente per i prossimi anni circa 8 miliardi di euro, sommando 4,6 miliardi di euro per il periodo 2022-2026 previsti nel bilancio nazionale e oltre 3 miliardi di euro impegnati dalla Regione Lazio. Ciò nonostante, è facile prevedere – come ha dichiarato lo stesso ministro Enrico Giovannini – che fedeli e turisti provenienti da ogni angolo del pianeta troveranno nel 2025 una serie di cantieri aperti: alcune opere saranno ultimate soltanto nel 2026. Ma non sarebbe la prima volta: è accaduto anche per il Giubileo del 2000, che pure è stato archiviato negli annali come un successo di gestione organizzativa e amministrativa. In fondo, ciò che più rileva è altro: mostrare al mondo una capitale che è riuscita a connettersi in concreto con le due grandi rivoluzioni globali dello sviluppo sostenibile e della digitalizzazione. Come ha sottolineato il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, l’Anno Santo è una bella opportunità per la città. Non è facile prevedere, tuttavia, se Roma riuscirà a coglierla.

Il Giubileo 2025 sarà, ad esempio, uno straordinario banco di prova del turismo sostenibile: continueremo ad assistere alla concentrazione dei flussi turistici su pochi grandi siti artistici celebri a livello globale, oppure la Città Eterna riuscirà a proporre un’offerta ampia e attrezzata di cammini pedonali e ciclabili – il Campidoglio li ha battezzati percorsi "eco-turistici" – che unisca spiritualità e amore per la natura, scoperta del patrimonio artistico diffuso ed esperienze gastronomiche? Altro fondamentale "stress test" di sostenibilità sarà quello relativo alla pulizia della città. Al Giubileo del 2000, quello della memorabile Giornata mondiale della gioventù a Tor Vergata, la città si presentò a circa 30 milioni di turisti pulita e rispettosa degli standard internazionali di decoro. Come trasformare una città oggi "democraticamente" e inesorabilmente sporca, dal centro alle periferie, in qualcosa di paragonabile alla Roma del 2000? Non ci sarà il termovalorizzatore a Roma, per gran parte del Giubileo: il sindaco Gualtieri spera di poter attivare il nuovo agognato impianto "negli ultimi mesi del 2025". Roma Capitale dovrà dunque investire ulteriori risorse in Ama per dotarla di più uomini e più mezzi, in una condizione di "straordinarietà continua".

[email protected] @FFDelzio

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