ABITARE nel futuro è stato a lungo un privilegio per pochi. Ora non è più così: l’emergenza diffusa, soprattutto nelle grandi città, è quella di realizzare abitazioni sempre più efficienti sul piano ambientale e convenienti su quello economico. E i primi esempi di urbanistica ‘affordable’ stanno prendendo corpo a Milano. Qui sta sviluppando i propri progetti Planet Smart City, una società nata nel 2015 ad opera di professionisti italiani e ora basata a Londra. La sua mission è quella della rigenerazione di aree urbane con il recupero di costruzioni esistenti o la realizzazione di nuovi complessi. Planet è partita con una raccolta di 190 milioni di dollari effettuata tra 341 investitori privati o istituzionali, in questi anni ha esteso la propria rete a molti Paesi (Stati Uniti, India, Brasile) realizzando oltre 10mila unità immobiliari in 11 diversi progetti. Nei piani della società c’è l’obiettivo di vendere 45mila unità abitative entro il 2025. Un target ambizioso che però sembra confortato dai numeri: "L’anno scorso abbiamo conseguito ricavi per 100 milioni – spiega il Ceo Gianni Savio – il doppio dei 52 incassati nel 2020". Il giro d’affari comprende l’Italia. A Milano la strategia della società si articola coerentemente nei suoi due rami, uno di affiancamento alle società costruttrici per la realizzazione di nuovo quartieri e la riqualificazione di aree urbane; l’altra linea di sviluppo è l’intervento in quartieri già esistenti. Fiore all’occhiello del primo tipo di progetti sarà l’area dell’ex Macello di viale Molise o mercato del Bestiame, a Porta Vittoria, una spazio di pregio sia per la vicinanza col centro sia per la sua storia centenaria della quale rimangono segni architettonici inconfondibili, come la storica Borsa delle carni. Il progetto dell’ex Macello è appena agli inizi, mentre dello stesso genere è la realizzazione di un quartiere modello a Merezzate, un ...
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