Mercoledì 24 Aprile 2024

Il Brunello di Banfi brinda a territori e sostenibilità

L’HANNO PUBBLICATO in occasione della Giornata mondiale della Terra, il 22 aprile scorso. Per Banfi, grande cantina leader nella produzione e nell’export di Brunello di Montalcino, il sesto Bilancio di sostenibilità ha come filo conduttore la sfida del cambiamento. "Un concetto per certi versi un vero e proprio approccio strategico, legato a doppio filo e fin dalle origini alla storia e ai successi della nostra azienda", si legge nell’incipit della Lettera dal Territorio, scritta a sei mani dai tre presidenti (Enrico Viglierchio – Banfi S.r.l., Remo Grassi - Banfi Società Agricola S.r.l., Rodolfo Maralli – Fondazione Banfi). All’inizio "la sfida fu quella di dimostrare che un nuovo e dinamico approccio imprenditoriale, produttivo e commerciale, nel rispetto dei valori secolari della tradizione vitivinicola italiana, fosse possibile… Oggi, anche alla luce delle mutazioni continue e repentine che stanno caratterizzando, come mai prima d’ora, questa fase economica e sociale a livello internazionale, la sfida al cambiamento è diventato un tema quanto mai attuale e purtroppo irrinunciabile".

Tra i principali temi affrontati in questa edizione troviamo l’importante progresso del fatturato 2021 sul 2020, frutto di massicce, tempestive e coerenti azioni correttive a livello distributivo e produttivo. Nel 2021, inoltre, ha visto la luce Direzione Futuro, un fondamentale progetto strategico di sviluppo aziendale il cui obiettivo è quello di riportare progressivamente l’azienda al vertice della wine industry internazionale. Nel 2021 Banfi, inoltre, ha ottenuto la certificazione Equalitas, il massimo riconoscimento in tema di sostenibilità nel settore vitivinicolo che include i tre pilastri sociale, economico ed ambientale, frutto di un lungo percorso iniziato con le prime certificazioni agli inizi degli anni 2000. Altro passaggio fondamentale e coerente con l’impegno dell’azienda nel territorio in cui opera, è stata l’adesione all’Alleanza Territoriale Carbon Neutrality di Siena. Da aggiungere il premio WISWA 2021 per la sostenibilità di cui è stata insignita Cristina Mariani-May, ceo e proprietaria di Banfi, a riconoscimento della sua capacità di spinta alla responsabilità sociale d’impresa, oltre che all’impegno verso le pratiche produttive etiche e sostenibili di Banfi. L’impegno e la passione di Cristina Mariani-May sono testimoniati nella "Lettera dalla famiglia" in cui scrive: "Questo bilancio, oltre a rappresentare una straordinaria ed efficace fotografia del nostro agire e del nostro rapporto con le genti e con i territori nei quali operiamo, è anche una imperdibile occasione per riflettere, tutti insieme, sulla crescente complessità dei tempi odierni e sulle sfide che il cambiamento in atto ci impone di affrontare". E la sostenibilità, il tema cardine di questo interessante report, "è sempre più un valore fondante del nostro agire, una disciplina etica che guida il nostro percorso, con l’ambizioso intento, come recitò mio padre anni fa nell’inaugurare la cantina di Montalcino, di "lasciare alle future generazioni un territorio più sano, più vivibile e più ricco, di quello che trovammo", conclude Cristina. Banfi, conosciuta in tutto il mondo per il suo Brunello, è di proprietà della famiglia Mariani che, tra il 1978 e il 1983, ha fondato l’azienda a Montalcino. Una tenuta immensa (sfiora i 3000 ettari) in un’unica porzione di cui, circa un terzo, è coltivato a vigneto specializzato e il resto è ricoperto da boschi, olivi, susini, cereali e altre coltivazioni.

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