Fotovoltaico, il superbonus dà una spinta all’energia rinnovabile

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IL SUPERBONUS al 110% ha dato una spinta all’installazione degli impianti fotovoltaici, insieme con la corsa dei prezzi dell’energia, con i maxi rincari delle bollette di luce e gas, ma ancora non basta per vedere l’Italia avere una presenza di pannelli solari sui tetti paragonabile a quella di altri Paesi europei come la Germania dove, si sa, di sole ce n’è molto meno che nel Bel Paese. "Le fonti energetiche rinnovabili, tra cui il solare, nel prossimo futuro sono destinate a crescere", commenta Valerio Natalizia, ad di SMA Italia che fa capo all’omonimo gruppo tedesco leader nel campo delle tecnologie di sistema per il fotovoltaico e le energie rinnovabili e con una radicata presenza anche nel nostro Paese, con il quartier generale a Milano e una rete di circa 120 installatori-professionisti in tutto il Paese.

Se nel 2005 l’installazione dei pannelli solari, con le prime agevolazioni fiscali e il vecchio conto energia, aveva vissuto un boom, negli ultimi anni la spinta all’energia solare si era rallentata, complice anche la pandemia. Tanto che nel 2020, sebbene i ricavi di SMA Italia siano cresciuti, trend proseguito quest’anno, complessivamente nel nostro Paese sono stati installati impianti per un aumento di potenza complessiva di solo 749 MW contro gli oltre 5 GW della Germania, i 3,2 della Spagna, e persino i 2,6 della Polonia. Caro-bollette e Superbonus, finalmente decollato dopo gli iniziali problemi normativi e burocratici, hanno contribuito alla ripresa della installazioni nel 2021, ma, avverte l’ad di SMA Italia, che per usufruire del 110% ha lanciato sul mercato con successo la soluzione chiavi in mano SMA 110 Energy Solution, il meccanismo che prevede di comprendere gli impianti fotovoltaici nel superbonus solo se collegati ai cosiddetti elementi trainanti, ne ha in parte frenato l’accelerazione mentre per una diffusione dei pannelli solari che veda l’Italia al passo con l’Europa servirebbe – nonostante le tante promesse – un piano di incentivazione strategico per questo settore.

Del resto il fotovoltaico, e in particolare soluzioni complete come quella di SMA Italia che, grazie a partner come Vaillant, può consentire in molti casi il salto di due classi energetiche per l’accesso al Superbonus 110%. Con una soluzione completa che comprende impianto, sistemi di accumulo con batteria alto voltaggio, pompe di calore, sistemi per la ricarica dei veicoli elettrici e, con Sunny Home Manager, dotato di un protocollo di comunicazione condiviso e con una gestione digitalizzata, capace di far dialogare tutti gli elettrodomestici e i dispositivi connessi alla propria rete. Così, con una spesa iniziale – in media per una villetta attorno ai 30-35mila euro – che grazie al Superbonus e alla cessione del credito diventa a costo zero, una bolletta annua di circa 3.450 euro può scendere a poco meno di 1.600 euro e addirittura a poco più di 700 aggiungendo anche il sistema per la gestione intelligente dell’energia.

"Il nostro Paese – conclude Natalizia – vanta le eccellenze tecnologiche e il clima per essere capofila dell’energia fotovoltaica, come lo è in altri settori che lo hanno reso celebre nel mondo. Abbiamo tutte le carte in regola per fare di questa risorsa una delle punte di diamante della nostra economia". Per questo "non si può rischiare che disinformazione e mancata conoscenza delle nuove tecnologie blocchino una forma di energia pulita, economica e il cui sviluppo capillare avrebbe diverse ricadute positive". Una disinformazione con la diffusione di vere e proprie fake news come il fatto che un impianto fotovoltaico costi molto mentre nell’arco degli ultimi 15 anni, i prezzi sono scesi quasi del 90%. Un impianto da 3 kW, ad esempio, al momento oggi parte da circa 5.500 euro, Iva inclusa. Non è vero poi che i pannelli solari non possano essere installati in condominio (perché la Riforma del Condominio, Legge 11 dicembre 2012 n. 220, ha stabilito la possibilità, per i singoli condòmini, di installare un impianto fotovoltaico ad uso proprio), che non producano energia anche nelle giornate nuvolose piuttosto che costino troppo in manutenzione o che non siano ecologici tanto che i pannelli solari vengono realizzati impiegando principalmente il silicio, un materiale a basso impatto ambientale e altamente riciclabile.

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