SUL FRONTE della sostenibilità, nel 2021 Terna ha avviato un ambizioso progetto per integrare i criteri dell’economia circolare nel modello di business, con un forte impegno a favore della riduzione dei rifiuti generati dall’attività operativa e verso l’utilizzo di materiali provenienti da recupero e riciclo, corrispondenti a migliaia di tonnellate di acciaio, alluminio, rame, vetro e polimeri plastici. Ulteriori miglioramenti sono stati poi introdotti per quanto riguarda l’uso dell’acqua, del suolo, oltre che per la gestione dei rifiuti e per ottimizzare i consumi di energia. E sempre nel 2021 Terna ha deciso di adottare uno Science-Based Target, impegnandosi a tagliare le emissioni climalteranti del 30% a regime, nel 2030, rispetto ai livelli 2019. E in occasione della COP26 che si è tenuta a Glasgow nell’ottobre 2021, ha lanciato Terna4Green, una piattaforma interattiva, unica nel suo genere, che monitora i dati di produzione elettrica e le relative emissioni di CO2 nel percorso del nostro Paese verso i target di sviluppo sostenibile.
Il management di Terna, del resto, è determinato a promuovere comportamenti e azioni sostenibili anche nei confronti di tutti gli stakeholder, in primis chi lavora nella società. Per questo motivo, spiega il gestore della rete elettrica nazionale, è stata varata una linea guida che sancisce la precisa volontà di valorizzare l’inclusione, tutelare la diversità e prevenire ogni forma di discriminazione. In questo ambito si inserisce anche NexTerna, il programma di evoluzione culturale nato per rispondere alle sfide della pandemia. Un progetto che ha modificato il modo di lavorare delle persone di Terna in senso sostenibile e digitale.
Anche la reportistica aziendale è diventata uno strumento fondamentale per monitorare, gestire e rendicontare al meglio le metriche non finanziarie. È proprio guardando a questa esigenza che Terna, per l’esercizio 2021, ha pubblicato il primo Rapporto Integrato di Gruppo coerente con il framework dell’International Integrated Reporting Council (IIRC) che si fonda su un’innovativa rappresentazione per capitali: si parte dal capitale finanziario e infrastrutturale, per passare ai capitali "intangibili", sempre più rilevanti nel contesto in cui Terna opera (il capitale intellettuale, quello umano, quello sociale-relazionale) fino ad arrivare al capitale naturale.
A. Pe.
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