Martedì 16 Aprile 2024

DALLO CHEF SOSTENIBILE ALL’ECOGIURISTA, LA CARICA DEI GREEN JOBS

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MOLTI SCOMMETTONO che nei prossimi 5 anni il mercato del lavoro sarà dominato dai green jobs. Già oggi possono essere inquadrati in questa categoria 3 milioni di lavoratori in Italia, oltre il 13% del totale degli occupati. Ma le stime relative ai prossimi anni sono ancora più promettenti. Nel Pnrr il governo prevede che "la crescita del settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica determinerà (da sola, ndr) una crescita annua del Pil dello 0,5%-0,6% e un aumento di occupazione del 2,5%-3%". E la rivoluzione sostenibile che sta cambiando in profondità il mondo delle imprese fungerà da ulteriore moltiplicatore di Pil e occupazione green.

Ma che cosa sono i green jobs? Secondo l’United Nations Environment Programme, l’agenzia dell’Onu che opera nel campo della tutela ambientale, possono essere definiti tali "quelle occupazioni nei settori dell’agricoltura, del manifatturiero, nell’ambito della ricerca e sviluppo, dell’amministrazione e dei servizi che contribuiscono in maniera incisiva a preservare o restaurare la qualità ambientale". Applicando i principi della sostenibilità e dell’economia circolare, oggi milioni di professionisti con competenze e percorsi di studio molto diversi potrebbero declinare in maniera green il loro lavoro tradizionale. Ma quali saranno i green jobs più ricercati nei prossimi anni, ovvero le nuove professioni su cui potrebbero puntare felicemente i nostri ragazzi?

Facendo un salto nel futuro, il rapporto GreenItaly ha provato ad individuare i dieci mestieri green del futuro. Diamo un’occhiata ai più interessanti. Al primo posto c’è il ‘cuoco sostenibile’: se il mestiere di chef – complici gli show televisivi dedicati – ha acquisito grande popolarità, chi vuole distinguersi in questo ambito potrebbe specializzarsi proprio nella cucina green puntando esclusivamente su produzioni a chilometro zero e biologiche, nonché sul riutilizzo di materiali e scarti alimentari. In ambito elettrico, invece, molto richiesti potrebbero essere nei prossimi anni gli ‘installatori di reti elettriche a migliore efficienza’: professionisti esperti in efficienza energetica, che conoscano bene il quadro normativo di riferimento sulle energie pulite e l’applicazione di tutte le norme di sicurezza. Ragionamenti analoghi fanno prevedere una grande richiesta nei prossimi anni di ‘installatori di impianti di condizionamento a basso impatto ambientale’: oggi una delle principali frontiere del risparmio energetico è costituita infatti dagli impianti di condizionamento delle nostre case, come dimostra l’introduzione sul mercato dei solar cooling, che permettono di rinfrescare gli ambienti domestici utilizzando l’energia solare.

Rispetto alla formazione universitaria e ai suoi sbocchi, molto impattata dalla rivoluzione green sarà probabilmente la facoltà di ingegneria: potrebbe essere forte nei prossimi anni da parte delle imprese la domanda di ‘ingegneri esperti in gestione delle energie rinnovabili’. Prospettive green interessanti potrebbero esserci anche in ambito giuridico, con la nascita della figura del ‘giurista ambientale’: secondo le analisi di Unioncamere, le competenze in sostenibilità ambientale negli avvocati sono ritenute molto importanti per la professione da ben il 98% degli operatori del settore. Anche nelle facoltà economiche potrebbe esserci un impatto green significativo, grazie alle scelte compiute negli ultimi anni dal legislatore per favorire la transizione ambientale di gran parte dell’economia: per gestire il complesso set di ecobonus, incentivi, certificati bianchi serviranno sempre più specialisti in “contabilità verde”. Un importante spazio di mercato sarà riservato, infine, anche alla figura dell’ “informatico ambientale” per la programmazione e la gestione da remoto degli impianti domestici energeticamente efficienti e dei macchinari di produzione eco-sostenibili, che saranno caratterizzati sempre più dalla presenza dell’intelligenza artificiale dell’Internet of Things. La carica dei green jobs, dunque, è pronta ad arricchire lo spettro del nostro mercato del lavoro. Si dimostreranno altrettanto pronti i nostri atenei e i giovani che li frequentano?

www.francescodelzio.it @FFDelzio

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