OLTRE 10 MILIONI DI EURO investiti in un anno per la protezione dell’ambiente, anche attraverso l’ausilio di sofisticate tecnologie per il controllo delle emissioni. E un forte impegno per garantire la sicurezza dei dipendenti, con quasi 11mila ore di formazione erogate, e l’equità delle condizioni di lavoro. Il quindicesimo Rapporto di Sostenibilità di Colacem documenta, nero su bianco, cifre e azioni concrete per l’ambiente e le risorse umane del colosso del cemento. Un impegno che non è sorto sull’onda della moda "green" ma ispira da sempre la vision dell’azienda, oggi terzo produttore di cemento in Italia (e primo per export).
"Qualsiasi azienda che guarda al futuro non può prescindere dal realizzare un equilibrio tra ambiente, società ed economia. Senza questo equilibrio non esiste sostenibilità. Le infrastrutture come dighe, l’alta velocità, gallerie, viadotti e strade, grandi opere idriche, fondazioni di pale eoliche, rigenerazione urbana, indicate dall’Agenda dell’Onu fondamentali per un mondo sostenibile, necessitano dei nostri prodotti per essere realizzate. Colacem investe costantemente, utilizzando le migliori tecnologie disponibili perché il processo di produzione sia sempre più rispettoso dell’ambiente e delle persone" afferma Fabrizio Pedetta (nella foto a sinistra), direttore generale di Colacem. Il quartiere generale è a Gubbio, in provincia di Perugia, ma l’azienda è presente con 12 stabilimenti in tre continenti. Colacem ha investito nel 2021 oltre 10 milioni di euro per la protezione dell’ambiente e il monitoraggio delle emissioni in atmosfera, facendo così salire a oltre 25 milioni di euro l’importo nel triennio 2019-2021. "Stiamo realizzando nuovi impianti di filtrazione di tipo ibrido negli stabilimenti di Rassina, Gubbio e Sesto Campano, per un valore di oltre 7 milioni di euro, nonostante quelli preesistenti fossero perfettamente in linea con le normative e con emissioni ben al di sotto dei limiti di legge. Questa tecnologia combina le prestazioni del filtro elettrostatico con quelle di un filtro a tessuto, permettendo di mantenere sotto controllo le emissioni in qualsiasi condizione di esercizio" precisa il manager di Colacem. In linea con i principi dell’economia circolare, l’azienda riesce in parte a limitare l’utilizzo di materie prime naturali (marna, calcare, argilla e gesso), utilizzando nel processo produttivo scarti di lavorazione di altri settori industriali. Nel 2021 su circa 6,3 milioni di tonnellate di materie prime utilizzate, i rifiuti non pericolosi recuperati come materia ammontano a oltre il 5% del totale, 233.000 tonnellate. Superano 850.000 euro i contributi per il sociale. La quasi totalità (il 99,4%) degli 898 dipendenti in Italia (sono circa 2mila nel mondo considerando le società del Gruppo) è assunto con contratto a tempo indeterminato. "Porre le persone al centro del nostro agire è un elemento distintivo dei valori della nostra azienda" rimarca il direttore generale.
La tutela della sicurezza è un mantra: nel 2021 sono state erogate 10.910 ore di formazione. "La sicurezza non è solo un tema di natura tecnica, ma prevalentemente culturale, fortemente legato al comportamento delle persone. Per questo è fondamentale investire costantemente in formazione, con un approccio che sia premiale e non sanzionatorio. Un ambito che non prevede un punto di arrivo, necessitando di continua attenzione e volontà", conclude Pedetta.
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