Mercoledì 24 Aprile 2024

Bobst Firenze scommette sulla crescita

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UN GRANDE GRUPPO internazionale, leader nella produzione di macchine per la stampa e converting, che ha deciso di puntare sull’Italia. E in particolare sul territorio fiorentino dove ha messo radici sette anni fa, con l’acquisizione di un’azienda locale, la Nuova Gidue, e da dove non ha intenzione di andarsene. Anzi vuole investire ancora di più per crescere nella produzione di macchine – innovative e digitali – per la stampa in linea a banda stretta e media (non superiore al metro) e il converting di etichette e imballaggi. Il gruppo è quello svizzero Bobst che ha aggiunto alla sua leadership l’apporto e lo sviluppo negli anni di Bobst Firenze. Una crescita in controtendenza rispetto all’andamento dell’economia che, esordisce Matteo Cardinotti, ad di Bobst Firenze, è destinata a proseguire. Confermando il forte legame con il territorio fiorentino, infatti, l’obiettivo è quello di raddoppiare entro tre anni la capacità produttiva. E in attesa che si definisca il progetto per la creazione di un unico polo produttivo, l’anno scorso è stata ampliata di un altro 30% la capacità produttiva ed entro l’anno prossimo, anticipa Cardinotti, sarà implementato un terzo stabilimento in aggiunta ai 3550 metri quadri attuali con 31 isole di assemblaggio.

La crescita, confermata da un fatturato raddoppiato rispetto ai ricavi pre-Covid e che quest’anno dovrebbe toccare i 75 milioni di euro, riguarda anche la forza lavoro con piani ambiziosi di aumento dei dipendenti, con una forte presenza di periti e ingegneri. Rispetto agli attuali 140 collaboratori (+15 da inizio 2022), infatti, entro fine anno, ricorda l’ad di Bobst Firenze, si arriverà a più di 150 mentre una ventina di ulteriori assunzioni sono previste nel 2023.

Le figure più ricercate? "Quelle impiegate in quello che una volta si definiva ufficio tecnico. Ovvero il cuore della ricerca e progettazione dell’azienda. Quindi periti elettromeccanici e ingegneri meccanici, informatici e dell’automazione".

Figure che rispondono alle esigenze di un’azienda che ha puntato, per crescere sul mercato e acquisire grandi clienti internazionali, sull’offerta di impianti e piattaforme sempre più evolute tecnologicamente per anticipare il futuro del mondo delle macchine per la stampa di etichette e per il packaging coniugando connettività, digitalizzazione, automazione e ovviamente sostenibilità. Principi racchiusi nell’ultima piattaforma messa sul mercato, per cui sono cominciati i primi ordini di consegna, la serie Bobst Digital Master. Una piattaforma modulare "ibrida" che abbina la stampa digitale con quella convenzionale flexo per operare in quello che viene definito circuito chiuso e che in questa prima fase è indirizzata al settore delle etichette e del converting in cartoncino e in futuro, con l’introduzione di ulteriori software, si allargherà ad altre tipologie di stampa.

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