Martedì 23 Aprile 2024

Arriva Italia e i bus a biometano e a olio vegetale

BUS E NAVETTE per il trasporto pubblico diventano sempre più sostenibili. Non solo con iniziative all’avanguardia per ridurre gli sprechi d’acqua e le emissioni. Arriva Italia, tra i primi operatori nel settore del tpl su gomma, gioca i suoi assi nella sfida "green" adottando strategie diversificate che abbinano la spinta all’elettrificazione dei mezzi pubblici con l’adozione di nuovi carburanti ecologici, come il biometano e l’olio vegetale idrotrattato. "Un approccio alla transizione energetica articolato e fiducioso nella tecnologia che, con le sue accelerazioni improvvise, potrà fornire altre soluzioni che ad oggi ci paiono impossibili", sottolinea l’amministratore delegato di Arriva Italia, Angelo Costa (nella foto).

Scelte che hanno un impatto importante per una holding che, con 2.500 autobus, percorre circa 100 milioni di chilometri ogni anno. Sono 3.500 dipendenti e 360 i milioni di euro di ricavi gestiti. L’azienda opera direttamente come società in Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e come holding di riferimento, attraverso società partecipate, in Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Como. L’ultimo progetto in ordine di tempo si chiama Lifeh2oBus (in collaborazione con Pluservice e università La Sapienza) che ha l’obiettivo di ridurre in modo significativo il consumo di acqua utilizzata per la pulizia dei veicoli. Per definire per la prima volta una best practice europea l’Unione Europea ha messo sul piatto quasi 1 milione e mezzo di euro. L’iniziativa avrà una durata di tre anni: i primi due depositi di Arriva a partecipare saranno quelli di Grugliasco, in Italia, e di Budapest, in Ungheria (dove il gruppo Arriva opera). La previsione è ridurre il consumo di acqua in media dell’84%, l’equivalente di un risparmio di 37 milioni di litri. "Si sperimenteranno tre diverse soluzioni: recupero e riutilizzo delle acque di scarico, sistema di raccolta dell’acqua piovana e l’utilizzo di una nuova tecnica di inceratura esterna per ridurre il numero di volte in cui è necessaria la pulizia esterna dei veicoli che adesso avviene su base settimanale", spiega l’ad. L’elettrificazione è "spinta".

A Cremona l’obiettivo è dotarsi di una flotta urbana di soli bus elettrici entro il 2026, per un totale di 32 mezzi, con la sinergia di un impianto di distribuzione elettrica targato Enel X. A Malpensa da un anno e mezzo il trasporto dei viaggiatori da un terminal all’altro e fra i parcheggi è affidato alle navette elettriche. A Roma circolano venti nuovi e-bus, forniti da Enel X attraverso X Bus Italia, che integrano la flotta da 200 mezzi con cui Arriva Italia, dallo scorso gennaio, gestisce il servizio di trasporto di studenti con disabilità nella Capitale. Ma c’è di più. A Pinerolo da settembre è stato lanciato un progetto pilota dove sei mezzi a diesel di ultima generazione sono alimentati con Hvo, hydrotreated vegetable oil, un nuovo carburante sostenibile prodotto in larga misura da materie prime di scarto. "Rispetto al gasolio convenzionale l’olio vegetale idrotrattato abbatte le emissioni di Co2 fino al 90% senza ripercuotersi in alcun modo sulle prestazioni del mezzo che rimangono ottimali. Questo combustibile potrebbe essere la chiave per non condannare "a morte" i motori endotermici di ultima generazione, tutelando al tempo stesso le esigenze di sostenibilità" chiarisce il top manager. Ad Udine – dove sono già operativi nel servizio urbano 50 mezzi a metano - circolano sei Iveco Crossway Euro 6 a gas naturale nelle tratte extraurbane – una novità per questi tragitti. L’obiettivo è arrivare a un parco di 150 mezzi con queste caratteristiche.

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