Sabato 20 Aprile 2024

Ambiente, le soluzioni per gestire la crisi

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È LA FINE del ‘gioco a somma zero’, ma l’inizio di una serie di proposte concrete per affrontare il problema, sempre più urgente, della crisi climatica. O almeno è questo che si augurano il think tank Vision, la compagnia assicurativa Axa e Autostrada per il Brennero che, in collaborazione con l’Università Bocconi e il Politecnico di Milano, il 20, 21 e 22 ottobre hanno organizzato sulle Dolomiti una conferenza che si intitola proprio ‘La fine del gioco a somma zero’. Un’espressione che indica la dinamica in cui, per ogni persona che vince, ce n’è una che perde. Ma rappresenta una logica che non sembra più funzionare nella gestione della crisi ambientale.

La Conferenza ospitata sulle Dolomiti, luogo simbolo dell’emergenza climatica, ha messo attorno a un tavolo professori universitari, ricercatori, politici e imprenditori per creare un confronto proficuo tra campi apparentemente lontani. Obiettivo: stendere un manifesto con alcune soluzioni per il clima da presentare alla COP 27 di Sharm el-Sheikh a novembre: "Un dialogo tra generazioni, competenze e geografie diverse per ideare proposte concrete e multidisciplinari a una crisi ambientale che è già realtà, ma rischia di essere offuscata da altri eventi come l’invasione russa dell’Ucraina o la crisi economica", dichiara Giacomo Gigantiello, Ceo di Axa Italia. Dal 1995, anno della prima Conferenza delle Parti (COP) sul clima di Berlino, la temperatura globale è già aumentata da 0,5 a quasi 1,35 gradi sopra i valori preindustriali. La COP26 aveva fissato il limite di 1,5 gradi, che probabilmente sarà superato: "Al momento attuale stiamo perdendo la sfida contro il cambiamento climatico", afferma Francesco Grillo, direttore del think tank Vision e Visiting Fellow all’European University Institute. "Pensiamo a questa estate, caratterizzata da una siccità senza precedenti. Stiamo perdendo perché usiamo ancora dei meccanismi decisionali inventati nel Novecento, mentre questo secolo ha bisogno di soluzioni nuove. Ma anche perché affrontiamo il problema dividendolo in piccole nicchie, ciascuna con il suo esperto di riferimento. Invece è necessario sviluppare un approccio interdisciplinare. La conferenza sulle Dolomiti è andata proprio in questa direzione".

All’incontro hanno partecipato personalità provenienti da Cina, Stati Uniti, India, Sud America: tra gli altri Bill Emmott, Ali Al-Sadiq, Bill de Blasio e Phoebe Koundouri. Mondi diversi che sono chiamati a collaborare. Anche se la soluzione della crisi climatica non è un percorso immediato: "Alcune azioni si possono compiere subito, altre richiedono processi più articolati. Ma è importante coinvolgere attivamente tutte le parti, cittadini compresi".

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