Sostenibilità e tecnologia L’agricoltura 4.0 con i big Leonardo e Gruppo A2A

Migration

MISURARE il grado di umidità di un terreno da un’altezza di 500-600 chilometri, calcolare la quantità di clorofilla su ogni singola pianta con un satellite ottico. E poi sensori laser per fare la cosa giusta nel momento giusto con la giusta quantità, e quindi ridurre il consumo di acqua come quello di fitofarmaci. È la nuova frontiera delle informazioni a disposizione degli agricoltori grazie alle tecnologie applicate al settore primario di due colossi dell’hi-tech, Leonardo e il Gruppo A2A. Si rafforza così il primo hub tecnologico dell’agricoltura italiana, nato un paio di anni fa per ottimizzare le produzioni, ridurre i costi e migliorare qualità e sostenibilità ambientale.

NELLA COMPAGINE societaria di Ibf Servizi, partnership pubblico-privata tra Ismea e Bonifiche Ferraresi Spa, entrano e-Geos, società di Telespazio e dell’Agenzia Spaziale Italiana, tra i protagonisti internazionali nell’osservazione satellitare della Terra e nella geo-informazione, e A2A Smart City, che sviluppa e gestisce infrastrutture tecnologiche per servizi digitali integrati e connessi in rete, e porterà nel settore primario la propria esperienza nel campo della sensoristica e nello sviluppo delle reti a banda stretta.

«È UN’INIZIATIVA importante, perché risponde a quello che stanno chiedendo i giovani agricoltori italiani, ossia di avere un’agricoltura sempre più di precisione, che permetta di lavorare meglio e aver prodotti sempre più di qualità», ha detto il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, intervenuto alla presentazione insieme al presidente di Leonardo, Gianni De Gennaro, l’ad del Gruppo A2A, Valerio Camerano, e l’ad di Bf Spa, Federico Vecchioni.

IL DIRETTORE generale di Ismea, Raffaele Borriello, ha precisato che «con questo progetto vogliamo favorire una crescita più sostenibile del sistema agroalimentare e promuovere e diffondere i principi dell’agricoltura di precisione. Queste tecnologie innovative consentono di ridurre gli sprechi, incrementando le rese e ottimizzando i processi produttivi, con evidenti benefici in termini economici e ambientali».

«DOBBIAMO gestire un’economia di scarsità, dove la gestione delle risorse è fondamentale non solo per la sopravvivenza del pianeta, ma anche per la qualità della vita», ha detto Camerano, che ha ricordato come in Franciacorta e nella zona del Prosecco «sensori montati su droni con scansioni laser sono stati in grado di ridurre del 30 per cento il consumo dell’acqua, del 20 per cento quello dei fitofarmaci e fino al 40 per cento quello dei fitosanitari».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro