Come fare smart working senza appesantire la bolletta

Quali sono gli accorgimenti per poter lavorare da casa senza avere sorprese in bolletta?

Come fare smartworking senza appesantire la bolletta

Come fare smartworking senza appesantire la bolletta

Fino a poco tempo fa lo smart working era percepito con riluttanza dalle aziende che non erano convinte di far lavorare da casa il dipendente temendo di non poterne avere il controllo. Ma, soprattutto negli ultimi anni, il numero di aziende che hanno deciso di approcciare questo fenomeno è in costante aumento. 

Un’azienda moderna, ormai, deve poter saper gestire qualsiasi emergenza e fare in modo che il lavoro non si fermi mai e venga portato avanti anche nel caso in cui risulti difficoltoso per alcuni lavoratori raggiungere il posto di lavoro. 

Lavorare da casa è davvero un privilegio?

Lavorare da casa con il meccanismo dello smartworking non è semplicemente svolgere un telelavoro, senza particolari specializzazioni. Il lavoro agile, così come inteso dalla nuova normativa che lo regolamenta, si rivolge a professionisti, impiegati o manager che svolgono una parte del proprio lavoro da casa, con supporti tecnologici mobili, e una parte in azienda.

Come ogni altra tipologia di lavoro, anche lo smart orking ha vantaggi e svantaggi e se da un lato è la comodità il principale beneficio, dall’altro il lavoro agile richiede diverse competenze trasversali tra cui, soprattutto, una maggiore capacità organizzativa rispetto al classico lavoro svolto interamente in azienda.

I benefici del cosiddetto Lavoro Agile sono tanti e non riguardano solo l'aspetto economico, sia per l’azienda sia per il lavoratore, a partire dal tempo, dal costo e dall'eventuale inquinamento risparmiato per lo spostamento casa ufficio. Ma quanto costa lavorare da casa?

Costo Smart Working

Generalmente per svolgere un lavoro in Smart Working servono come minimo 3 dispositivi: un PC, uno schermo e il modem/router per accedere a Internet. Probabilmente, nel frattempo, bambini o altre persone con le quali si convive desiderano utilizzare un televisore o un altro PC.

Se si tiene conto che un lavoratore in smart working sia impegnato 5 giorni alla settimana e il costo minimo dell’elettricità per un cliente domestico tipo sia di 0,20€/kWh, la spesa giornaliera ammonterebbe a 11 €cent/giorno, mentre la spesa mensile si aggirerebbe all’incirca a 2€ al mese. Senza tenere conto del costo del gas metano per il riscaldamento degli ambienti in inverno o per la climatizzazione in estate, ci si rende conto che lavorare in smart working superi di poco il costo di un caffé.

In vista dell’aumento del lavoro in modalità Smart Working SosTariffe.it ha condotto uno studio che ha evidenziato un aumento del 29,6% sulla luce e del 22,1% sul gas per quanto riguarda i consumi dei single. Le coppie subiranno un aumento del 21,8% sulla luce e del 22,2% sul gas, mentre per le famiglie è stato stimato un aumento del 32,4% sull’energia elettrica e del 31,9% sul gas.

Come risparmiare in Smart Working

Quando si trascorrono molte ore in casa, soprattutto lavorando in smart working, c’è il rischio di consumare più energia di quella necessaria, senza che ce se ne accorga. Tuttavia bastano pochi accorgimenti per ridurre lo spreco sia in termini energetici che economici. 

  • Accendere la luce solo quando è necessario, facendo attenzione a non dimenticare la lampadina accesa quando si esce da una stanza. Per risparmiare ulteriormente, poi, è consigliato utilizzare lampadine Led, che registrano un consumo fino al 50% in meno rispetto a quelle incandescenza;
  • Evitare di lasciare il computer in standby: mentre si lavora da casa, in caso di pause di poche minuti, lo standby è la soluzione più pratica, ma se il computer rimane inutilizzato per un’ora o più è sempre meglio spegnerlo e staccare la spina per evitare di consumare inutilmente energia;
  • Impostare al massimo i criteri di risparmio energetico dei computer: i computer permettono di impostare manualmente i criteri di risparmio energetico in modo da consumare una minor quantità di energia. Per esempio, è possibile mettere in stop i dischi rigidi quando inutilizzati, spegnere lo schermo dopo alcuni minuti di inutilizzo o regolare la luminosità dello schermo a seconda di quella dell’ambiente nel quale si lavora. Specialmente nei portatili, questi piccoli accorgimenti permettono di risparmiare moltissima elettricità;
  • Utilizzare la domotica: domotica e programmazione sono due valide alleate quando si parla di riduzione dei consumi casalinghi, perché grazie al controllo remoto e ai timer è possibile gestire gli impianti domestici in modo da utilizzare al meglio l’energia e solo quando è davvero necessario;
  • Scegliere la caldaia giusta;
  • Arieggiare casa solo per pochi minuti: soprattutto quando si lavora da casa, arieggiare le stanze è un ottimo modo per riequilibrare i livelli di ossigeno e anidride carbonica e per ritrovare concentrazione ed energia. Attenzione però: per farlo bastano solo pochi minuti per stanza; 
  • Riscaldare una stanza alla volta
  • Fare docce brevi.

In conclusione è possibile affermare che, adottando questi piccoli accorgimenti, è possibile non solo godere di tutti i vantaggi dello smartworking ma anche risparmiare sui costi di luce e gas. 

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