Mercoledì 24 Aprile 2024

“Basta paghe da 4,6 euro lordi l’ora ai lavoratori dei servizi fiduciari”. La Uiltucs ricorre alle procure di tutta Italia

L’obiettivo della massiccia azione legale è di ottenere la repressione dello sfruttamento dei lavoratori impiegati nella vigilanza non armata

Un vigilante

Un vigilante

Roma, 3 aprile 2023 – La Uiltucs, la categoria della Uil dei lavoratori del turismo, commercio e servizi, con l’assistenza legale dell’avvocato Marino Careglio, chiama in causa le Procure della Repubblica di tutta Italia. L’obiettivo della massiccia e massiva azione legale è quello di ottenere la repressione, con provvedimenti penali, dell’attività di sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati nei cosiddetti servizi fiduciari (vigilanza non armata) a opera degli imprenditori del settore. “I salari delle lavoratrici e dei lavoratori che operano nei servizi fiduciari - spiega Paolo Andreani, Segretario generale della Uiltucs e firmatario dell’esposto penale a nome dell’organizzazione sindacale - sono la vergogna d’Italia. A dieci anni dalla firma del contratto nazionale, che già allora prevedeva retribuzioni da fame, tanto che la Uiltucs non lo sottoscrisse, le imprese del settore continuano a latitare sul rinnovo contrattuale, evitando così che si istituiscano retribuzioni sufficienti e dignitose". L’intento dell’operazione è quello di mettere la parola fine a un contratto, siglato (ma non dalla Uiltucs) dieci anni fa, che permette ancora oggi ai datori di lavoro di pagare le guardie giurate non armate 4,60 euro l'ora (lorde). Quell’intesa stabilisce che i lavoratori di livello F possano essere remunerati con 797 euro mensili per 48 ore settimanali: 3,64 euro netti all'ora. A far cessare questa “vergogna” - incalza Andreani – “non sono bastati i pronunciamenti dei giudici del lavoro di vari Tribunali italiani "sull'incostituzionalità delle retribuzioni erogate, inferiori persino al reddito di cittadinanza e sotto la soglia di povertà. Non c’è stato modo di convincere i datori di lavoro sulla urgente necessità di rinnovare il contratto. Quindi ora basta! Titolari d’impresa scegliete: o contratto o reato”. Nel 2019 e nel 2020, d’altra parte, il Tribunale di Torino e quello di Milano hanno dichiarato l'illegittimità di quei livelli contrattuali. Il Tribunale di Milano ha stabilito che: “In tema di servizi alla vigilanza, la retribuzione oraria lorda di soli 4,60 euro, viola apertamente il principio di sufficienza della retribuzione di cui all'articolo 36 della Costituzione, non potendo permettere al lavoratore di condurre un'esistenza dignitosa e di far fronte alle ordinarie necessità della vita”.  

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