Sabato 20 Aprile 2024

Marchionne, Di Maio: "Attacchi della sinistra miserevoli"

Il ministro del Lavoro: "Preoccupati, ma l'Italia investirà sull'auto". Salvini: "Azienda e operai non hanno nulla da temere". Montezemolo: "Sergio uno dei più grandi manager internazionali"

Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio su La7 (Ansa)

Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio su La7 (Ansa)

Roma, 23 luglio 2018 - Il ministro Di Maio contro gli attacchi a Sergio Marchionne, ricoverato in condizioni irreversibili nel reparto di terapia intensiva della clinica di Zurigo "Universitatsspital". "Magari con Marchionne non siamo andati d'accordo in questi anni quasi su nulla, ma vedere una certa sinistra che quando era potente gli ha permesso di fare ciò che voleva, mentre adesso che è su un letto di ospedale lo attacca, è veramente miserabile. Bisogna rispettare chi sta male", dice il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico al termine di un incontro con gli ambasciatori del G20.

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E aggiunge: per il futuro di Fca "dobbiamo essere preoccupati e al tempo stesso voglio sincerare tutti che l'Italia è un paese che investirà nell'automotive e soprattutto nell'automotive elettrico". Quello sull'auto elettrica, continua, "è un dibattito che anche Fca ha sdoganato". "Ci saranno grandi opportunità - osserva Di Maio - sia per il trasporto pubblico che per quello privato". 

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SALVINI - Fca "continuerà a essere in buone mani, non ci sarà nessun problema né per i lavoratori né per il futuro dell'azienda", rassicura Salvini a Milano, aggiungendo che "l'azienda non ha nulla da temere e gli operai non hanno nulla da temere". "Nessuno avrebbe voluto una successione così traumatica e drammatica - ha aggiunto - se qualcuno in Borsa specula sulle malattie è la dimostrazione che in finanza ci sono anche persone prive di qualsiasi scrupolo". "Posso solo rinnovare il messaggio di vicinanza a Marchionne e alla sua famiglia", ha proseguito Salvini. "Posso solo pregare per chi crede, fare gli auguri a Marchionne e lavorare affinché l'azienda non abbia nessun contraccolpo", ha concluso il ministro dell'Interno.

MONTEZEMOLO - Anche Luca Cordero di Montezemolo ha fatto sentire la sua voce atrraverso una nota. "Sergio Marchionne è uno dei più grandi manager internazionali. Abbiamo iniziato e proseguito insieme un lungo e proficuo pezzo di strada alla Fiat negli anni più drammatici con grande spirito di amicizia e collaborazione. Abbiamo avuto nel passato recente contrasti anche molto duri. Ma mai ho messo in discussione il coraggio, la capacità e la visione di Sergio, che hanno permesso il salvataggio e il rilancio del primo gruppo industriale italiano e contribuito a modernizzare le relazioni sindacali nel paese. Sono vicino alla sua famiglia", ha detto Montezemolo.

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RENZI - "Provo disgusto verso chi in queste ore ironizza o insulta un uomo come Sergio Marchionne che sta vivendo ore disperate. Ma credo giusto anche riflettere su alcuni punti fondamentali. Marchionne ha riaperto fabbriche che erano chiuse o stavano chiudendo: ha creato lavoro, perché il lavoro si crea assumendosi rischi, non aspettando sussidi. Ha risollevato aziende che erano considerate finite. E se è stato oggetto di polemica si deve anche al fatto che il talento viene spesso criticato perché la nostra società è basata più sull'invida che sull'ammirazione", è il commento di Matteo Renzi sulla sua pagina Facebook. 

 

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