Superbonus 110: come uscire dal labirinto di regole

La confusione generata dalle modifiche in corsa rischia di bloccare i cantieri. Ecco le risposte ai dubbi più frequenti

Una norma dopo l’altra. A colpi di decreti, negli ultimi mesi il Superbonus al 110% ha subito più di una modifica causando contrasti all’interno della maggioranza di governo ma anche le proteste del settore, da Confedilizia all’Ance, per una confusione normativa che rischia di bloccare i cantieri e la cessione del credito fiscale alle banche. In attesa di capire che fine farà il Superbonus, con il premier Draghi che ha criticato truffe e rialzo dei costi di ristrutturazione, tra possibili restrizioni sulla durata e i vantaggi fiscali già ventilati dal Pnrr ma anche allungamenti delle scadenze per le villette se vincerà la resistenza del M5S, ecco le risposte ai dubbi più frequenti.

Operai al lavoro in un cantiere edile (Ansa)
Operai al lavoro in un cantiere edile (Ansa)

Modifiche in corsa

Con le modifiche in corso d’opera ci sarà lo sconto in fattura? d’opera, si può ancora usufruire di sconto in fattura e cessione del credito fiscale? Sì, sia per i condomini sia per le villette e come per gli altri bonus edilizi.

Cessione del credito

Che cosa è cambiato per la cessione del credito fiscale? Oltre al visto di conformità sui lavori e all’asseverazione della congruità dei prezzi, per contrastare le frodi il governo ha previsto che dal 1° maggio, oltre al divieto di frazionare il credito fiscale, fosse introdotto il "bollino blu", un codice identificativo unico per ogni ulteriore cessione del credito. Le cessioni possono essere solo due dopo la prima. La possibilità di una quarta cessione ai correntisti della banca è prevista dal decreto Energia.

Sconto in fattura

Se si sono già iniziati i lavori con lo sconto in fattura che cosa succede? Se lo sconto è stato accettato, sarà confermato. Resta il dubbio sulle pratiche sospese per lo stop imposto dalle banche a ricevere altri crediti fiscali e in attesa di capire come e quando sarà possibile la quarta cessione, che comunque non vale per il passato (fino al 1° maggio). In questa situazione è più difficile che le imprese accettino lo sconto in fattura perché non possono girare il credito alle banche. Questo significa che sarà il contribuente a dover pagare tutto e poi usare il credito del 110% in cinque anni (per le spese sostenute nel 2020 e 2021) o in quattro (2022), ma per farlo dovrà avere un’adeguata capienza fiscale.

Le scadenze

Sono cambiate le scadenze per ultimare i lavori? Per ora no. La detrazione fiscale del 110% riguarda i lavori, che devono avere tre tipologie trainanti (isolamento termico, sostituzione impianti di climatizzazione invernale esistenti e interventi antisismici) cominciati dal 1° luglio 2020. Per i condomini c’è tempo per chiudere i cantieri fino al 31 dicembre 2023, poi la detrazione scenderà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Per le unità indipendenti invece la scadenza è il 31 dicembre 2022.

Le villette

Che vincoli ci sono per le villette? Con il recente decreto Aiuti il governo ha prorogato dal 30 giugno al 30 settembre il vincolo, per avere diritto al Superbonus, di aver realizzato il 30% dei lavori complessivi con lo Stato avanzamento lavori (Sal).

Che cosa si intende per 30%? Nel decreto Aiuti si parla del 30% dell’intervento complessivo, senza più distinzioni. Questo significa che la quota include tutte le opere effettuate in cantiere "compresi i lavori non agevolati" al 110%.

Per avere diritto al Superbonus per le villette bisogna anche aver versato entro il 30 settembre il 30% della spesa prevista?

Presumibilmente sì, anche perché le imprese chiedono i pagamenti in base al Sal. Comunque la scadenza per ultimare i pagamenti è il 31 dicembre 2022.

di ACHILLE PEREGO

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L'obiettivo

Riqualificare gli edifici

Il Superbonus 110% è stato varato con l’obiettivo di rilanciare l’edilizia. Incentiva gli interventi di riqualificazione energetica e sismica di edifici residenziali monofamiliari e dei condomini, nonché degli spogliatoi sportivi.

Cosa si può fare

Dagli infissi ai pannelli: gli interventi ammessi

In particolare, sono agevolati i lavori per l’isolamento termico, la sostituzione degli impianti di climatizzazione, l’installazione di sistemi di automazione, di infissi, di impianti fotovoltaici, di colonnine per auto elettriche, l’eliminazione delle barriere.

Le scadenze

Sostegni a tempo: ecco le date

Spetta fino a fine 2025 in queste misure: 110% per le spese sostenute entro il 2023; 70% per quelle del 2024; 65% per il 2025; sino a fine 2022 per le ville unifamiliari (se il 30% dei lavori è finito al 30 settembre ’22).

I beneficiari

Dai condomìni alle società sportive

Si applica agli interventi effettuati da: condomìni, persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, che possiedono o detengono l’immobile, Istituti autonomi case popolari (Iacp), Onlus, associazioni, socità sportive dilettantistiche.

I documenti

Richiesta la certificazione

Per tutti gli interventi, è necessario che il tecnico abilitato rilasci specifiche asseverazioni per il rispetto dei requisiti tecnici degli interventi e della riduzione del rischio sismico, nonché dei costi massimi specifici.

I controlli

Un comitato monitora i lavori

Per scoprire le frodi il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con decreto del 15 aprile 2022, ha costituito il comitato di monitoraggio del settore edile, che prevede un sistema di verifica della congruità della manodopera impiegata nella realizzazione dei lavori.

I rimborsi

Spese risarcite: tre possibilità

Il beneficiario può accedere direttamente alla detrazione, pagando l’intero importo dei lavori e ricevendo il 110% degli importi in 5 anni; ricevere dall’impresa uno sconto in fattura; cedere il credito ad un soggetto terzo, pagando un importo ridotto.