Martedì 16 Aprile 2024

Scudo della Bce anti pandemia. E lo spread cala

Lagarde accelera sugli acquisti di titoli. L’Eurotower prevede una ripresa forte nel 2021

Christine Lagarde, 65 anni, è presidente della Banca centrale europea dal 2019

Christine Lagarde, 65 anni, è presidente della Banca centrale europea dal 2019

Christine Lagarde punta sul potenziamento del programma pandemico Pepp, ma deve convincere i mercati, che ieri hanno chiuso con un rialzo moderato. Per contrastare l’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato dell’area dell’euro, "importato" dal mercato dei Treasuries Usa, Lagarde ha preannunciato acquisti di titoli a un ritmo più veloce, pur lasciando il Qe pandemico a 1.850 miliardi e la scadenza a marzo 2022.

La decisione del consiglio direttivo della Bce ha spinto lo spread tra Btp decennali e i Bund tedeschi giù fino a 92,2 punti, con il tasso dei buoni italiani in calo allo 0,57%. La buona notizia è che la ripresa dell’economia europea in ogni caso si annuncia già robusta, né spaventano i rischi d’inflazione, che appaiono piuttosto remoti. Sul fronte della crescita la Bce si attende che, dopo il calo del 5,7% segnato negli ultimi tre mesi del 2020, il Pil dell’Eurozona cominci a riprendersi quest’anno, ma non nel primo trimestre, che potrebbe rimanere ancora negativo. Le campagne di vaccinazione, partite al rallentatore, dovrebbero diventare più efficaci a partire da giugno, lasciando immaginare un aumento del 4% quest’anno, del 4,1% nel 2022 e del 2,1% nel 2023. Tutto questo al netto del pacchetto Biden da 1.900 miliardi di dollari, appena approvato dal Congresso Usa.

Sul fronte dell’inflazione, d’altro canto, i rischi rimangono contenuti, anche se potrebbe arrivare a toccare il 2%. "L’inflazione (dell’Eurozona) ha recuperato terreno per motivi di natura transitoria, come l’aumento dei prezzi energetici, ma il trend rimane contenuto a causa della debolezza della domanda", ha detto la presidente della Bce Lagarde, dopo aver annunciato che i tassi resteranno invariati.

Lagarde ha apprezzato la decisione della Commissione europea di proporre l’estensione al 2022 della clausola di sospensione del Patto di stabilità e di crescita: "È secondo noi il giusto approccio", ha detto la presidente della Bce. "La nostra speranza – ha aggiunto – è che per quando la clausola sarò disattivata il Patto sarà stato rivisitato e migliorato, per essere più semplice e più focalizzato su produttività e investimenti, magari con un look rinnovato sui criteri". Questo Patto "era stato deciso negli anni 90 – ha rimarcato Lagarde – e la situazione da allora è significativamente cambiata".

Elena Comelli

 

 

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