Giovedì 18 Aprile 2024

Sconto carburanti prorogato al 17 ottobre: i dettagli dalla benzina al diesel

Dalla benzina al diesel, 30 centesimi in meno sul prezzo

Un distributore di carburanti (Ansa)

Un distributore di carburanti (Ansa)

Roma, 13 settembre 2022 - Boccata d'ossigeno sul prezzo dei carburanti. Come era nell'aria da giorni è stato firmato il decreto interministeriale per la proroga fino al 17 ottobre dello sconto su benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione. Lo si legge nella nota congiunta siglata dal ministro dell'Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. La misura prevede l'estnesione fino a tale data del taglio di 30 centesimi al litro sul prezzo dei carburanti.

I prezzi di oggi

Già oggi i prezzi sono apparsi in assestamento sulla rete carburanti. Con le quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi che hanno chiuso ieri nuovamente in rialzo, le compagnie sono rimaste ferme sui prezzi raccomandati. Quelli praticati sul territorio mostrano assestamenti al ribasso su benzina e diesel a valle dei movimenti dei giorni scorsi.

Nel dettaglio, in base all'elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all'Osservaprezzi del Mise aggiornati alle 8 di ieri 12 settembre, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è 1,722 euro/litro (1,728 il dato precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,711 e 1,732 euro/litro (no logo 1,718). Il prezzo medio praticato del diesel self va a 1,829 euro/litro (contro 1,832), con le compagnie tra 1,814 e 1,846 euro/litro (no logo 1,825).

Le reazioni

Dura presa di posizione di Massimiliano Dona dell'Unione Nazionale Consumatori. "Troppa grazia - attacca -. L'estensione dal 5 ottobre al 17 ottobre del taglio delle accise, appena 12 giorni, meno di due settimane, non accoglie nemmeno la nostra richiesta fatta il 31 agosto di prorogare il provvedimento almeno a fine ottobre, visto che prima di allora non avremo certo un nuovo esecutivo", aggiunge Dona. "Ma il problema vero è che, dopo la decisione irresponsabile dei Paesi Opec+ del 5 settembre di tagliare ad ottobre la produzione di petrolio di 100.000 barili al giorno, la riduzione delle accise di 25 cent è decisamente inadeguata", conclude.