Sciare è più complicato e costoso: green pass, assicurazione obbligatoria e vari aumenti

Per le famiglie italiane la vacanza in montagna o la settimana bianca si sta trasformando in un vero salasso

Sciatori (Dire)

Sciatori (Dire)

Roma, 22 novembre 2021 - Sci, scarponi, green pass e assicurazione, andare a sciare diventa sempre più elaborato, e costoso. Infatti, oltre agli obblighi per il Covid, i turisti per poter affrontare una pista da sci dal primo gennaio 2022 dovranno anche essere assicurati, come prevede il "Decreto legislativo numero 40 del 28 febbraio 2021 che introduce l'obbligo di copertura assicurativa per gli sciatori. Una polizza tesa a coprire la responsabilità civile per danni o infortuni causati a terzi, e che può essere venduta dai gestori degli impianti o acquistata in modo autonomo dagli sciatori presso le compagnie di assicurazioni. Per chi ne sarà sprovvisto, sanzioni da 100 a 150 euro e ritiro dello skipass", sottolinea Assoutenti.

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Dalla settimana bianca alla semplice gita sulla neve, i prezzi sono saliti, e tutto peserà non poco sulle famiglie italiane che si recheranno in montagna. Come sottolinea Furio Truzzi, presidente di Assoutenti: "Tra rincari dei carburanti, aumenti delle tariffe per gli skipass, rincari di hotel, ristoranti e strutture ricettive, la settimana bianca si trasformerà nel 2022 in un vero salasso per le famiglie italiane, un lusso per ricchi che rischia di avere effetti negativi sul turismo invernale, già affossato dalla crisi causata dal Covid".

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Inoltre il provvedimento che prevede l'assicurazione obbligatoria, passato in sordina a causa del Covid, rischia di lasciare troppa libertà sul fronte dei costi delle polizze proposte agli sciatori. Infatti c'è l'obbligo di stipulare una assicurazione per sciare, "dall'altro non vi è alcun limite alle tariffe che possono essere praticate dalle imprese assicuratrici, con evidente danno per le tasche dei consumatori che potrebbero andare incontro ad una nuova stangata''. Infine attenzione alle soste ai rifugi: scattano gli alcol test in pista per gli sciatori.

Ma la voglia di sciare, dopo un anno passato solo a sognarlo, è già nell'aria: il primo fine settimana di apertura il comprensorio sciistico di Madonna di Campiglio, Dolomiti di Brenta, Val di Sole e Val Rendena, è stato preso d'assalto dai turisti, con un alto numero di presenze. In una nota si legge che tra sabato e domenica si sono contate poco meno di 4.000 persone, tra sciisti e snowboarder nel comprensorio in Trentino.

E il numero di accessi al comprensorio era contingentato, per la normativa anti Covid. Anche la prossima settimana sono attesi numeri di presenza alti, anche perchè le nevicate attese nel corso della settimana dovrebbero consentire l'apertura di ulteriori tracciati e impianti di risalita nella zona di Madonna di Campiglio. 

Restano gli obblighi Covid: gli skipass in vendita per le giornate di sabato e domenica saranno limitati a massimo mille persone al giorno. Invece i possessori di abbonamento stagionale dovranno prenotare il proprio posto in pista.