In primo piano l’emendamento della maggioranza, firmato da Orsomarso (FdI), Garavaglia (Lega) e Damiani (FI), che prevede per chi aderisce al concordato la possibilità un ravvedimento speciale per il 2018-2022, con un’imposta sostitutiva dell’Irpef parametrata al livello di affidabilità fiscale e un’imposta sostitutiva dell’Irap al 3,9%. Alla base della sanatoria in arrivo c’è l’idea di introdurre un meccanismo che assicuri a chi si accorda con il fisco su quanto pagare nei prossimi due anni anche la possibilità di chiudere i conti con il passato. Con il corollario, per chi aderisce a concordato e sanatoria di evitare, salvo casi di illeciti fiscali penali, ulteriori controlli e accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Mentre, al contrario, chi rimane fuori rischia di finire nelle liste selettive delle verifiche tributarie.
EconomiaDecreto-legge Omnibus, le novità. Dal concordato preventivo alla pirateria tv