Giovedì 10 Ottobre 2024
SOFIA SPAGNOLI
Salvadanaio Digitale

Educazione finanziaria, studenti italiani sotto la media Ocse. Il Nord fa meglio del Sud

I risultati dell’indagine condotta su un campione di 98mila ragazzi. I più giovani dichiarano di conoscere mediamente 6 dei 16 termini economici usati nel test

Roma, 2 ottobre 2024 – Rispetto ai 38 Paesi che fanno parte dell’Ocse, i giovani italiani hanno competenze finanziarie al di sotto della media. È quanto emerge da un'indagine Ocse-Pisa del 2022, condotta su un campione di 98mila ragazzi, che ha esaminato il grado di alfabetizzazione finanziaria dei più giovani, ovvero l'insieme di conoscenze inerenti al mondo finanziario, e la percezione che hanno le nuove generazioni di concetti base del campo finanza.

Disparità territoriale e di genere

L'indagine rivela una notevole disomogeneità interna al Paese: gli studenti del Nord Est e del Nord Ovest presentano punteggi significativamente più alti rispetto a quelli del Centro e del Sud Italia. Questa disparità territoriale si traduce in una differenza sostanziale nei livelli di competenza tra le diverse aree geografiche del Paese. Inoltre, persistono e si ampliano purtroppo anche le differenze di genere: i ragazzi superano le ragazze di 20 punti nell'alfabetizzazione finanziaria, un divario notevolmente aumentato rispetto agli 8 punti del 2012. Questo fenomeno è attribuibile al fatto che i punteggi medi dei ragazzi sono migliorati più rapidamente rispetto a quelli delle ragazze.

L'alfabetizzazione finanziaria degli studenti italiani è sotto il livello Ocse, anche se ci sono differenze tra Nord e Sud
L'alfabetizzazione finanziaria degli studenti italiani è sotto il livello Ocse, anche se ci sono differenze tra Nord e Sud

La scuola

E che impatto può avere la scuola sull’apprendimento dell’alfabetizzazione finanziaria? Per ora incide poco, sebbene vi siano variazioni significative tra i diversi istituti. Gli studenti italiani dichiarano di conoscere mediamente 6 dei 16 termini economici e finanziari analizzati nel test, un numero inferiore rispetto alla media Ocse. I termini più familiari comprendono "stipendio", "budget", "imprenditore" e "prestito bancario". Tuttavia, concetti come "diversificazione", "tasso di cambio" e "interesse composto" risultano meno trattati e meno conosciuti.

La famiglia

Anche la famiglia gioca un ruolo cruciale nella formazione finanziaria. In Italia, circa l'85% dei quindicenni ha dichiarato di discutere di questioni finanziarie con i genitori, soprattutto riguardo alle spese quotidiane. Tuttavia, il dialogo si fa meno frequente e approfondito quando si parla di budget familiare e di economia in generale, con oltre il 40% degli studenti che afferma di non trattare mai o raramente questi temi con i familiari.

I comportamenti dei giovani

Nel rapporto ci sono diverse evidenze riguardo ai comportamenti e agli atteggiamenti degli studenti verso il denaro. Per citarne alcune, è innanzitutto interessante notare che il 62% degli studenti italiani di quindici anni ritiene che gli argomenti finanziari siano importanti per sé, un dato in linea con la media Ocse e che non varia tra ragazzi e ragazze. Inoltre, quasi 8 studenti su 10 ritengono di saper gestire i propri soldi (in linea con la media Ocse). Il 70% degli studenti riferisce che prima di fare un acquisto confronta i prezzi di diversi negozi e quelli tra un negozio tradizionale e uno online. Nel complesso, confrontare i prezzi è una strategia di spesa adottata soprattutto dagli studenti provenienti da famiglie avvantaggiate, e le ragazze tendono a confrontare i prezzi più dei ragazzi.

L’indagine 2029

L’alfabetizzazione finanziaria è influenzata, quindi, sia dal contesto scolastico sia da quello familiare, ma le attuali pratiche educative e familiari potrebbero non essere sufficienti a colmare le lacune esistenti. La prossima rilevazione, prevista per il 2029, sarà un'importante occasione per valutare l'efficacia delle recenti riforme scolastiche e la loro capacità di migliorare le competenze finanziarie degli studenti italiani.