PROMUOVERE una cultura del risparmio inclusiva e accessibile: è questo uno dei cardini del Salone del Risparmio 2025. L’evento, in particolare durante la terza giornata, dedicherà specifica attenzione alla formazione professionale e all’educazione finanziaria, elementi fondamentali per risparmiatori di tutte le età e specialmente per le nuove generazioni. Un’opportunità anche per i professionisti del settore, che potranno arricchire le proprie competenze e affinare il dialogo con il pubblico dei risparmiatori, favorendo una comunicazione più chiara ed efficace sui temi chiave della gestione finanziaria. Del resto che esista un’ancora insufficiente livello di alfabetizzazione finanziaria e assicurativa e significativi gap di genere e d’età lo confermano le ricerche. I dati 2024 presentati dal terzo rapporto Edufin Index, l’Osservatorio di Alleanza Assicurazioni, Fondazione Gasbarri e Sda Bocconi, avevano qualche mese fa messo in luce la necessità di migliorare il livello di educazione finanziaria e assicurativa degli italiani, ancora insufficiente. Il livello di Edufin Index1 infatti si è attestato l’anno scorso a 56, dove il massimo è 100: non riesce quindi a raggiungere la sufficienza (60 su 100). In particolare nel 2024 è aumentato di due punti percentuali il numero di persone che vivono una condizione di analfabetismo finanziario e assicurativo, salendo al 12% della popolazione e tornando ai livelli registrati nel 2022. Oggi solo il 40% della popolazione raggiunge la sufficienza, rispetto al 41% del 2023. In particolare, l’Osservatorio certifica che nel 2024 c’è stata una fisiologica stabilizzazione dopo la crescita del 2023 e, contestualmente, un lieve peggioramento del dato che valuta il comportamento nell’ambito di investimenti e scelte finanziarie.
Nel dettaglio, secondo la ricerca i risultati migliori si sono registrati tra gli uomini, tra chi ha 45-64 anni e tra i residenti al Nord-Est. Nel 2024 si è confermato anche un gender gap intorno a 5 punti (uomini 58 vs donne 53) e un gap geografico tra nord e sud intorno a 4 punti ed è aumentato il generation gap che vede i giovanissimi (18-24) con punteggi di circa 7 punti inferiori a quelli degli adulti (35-64). Per le donne, inoltre, sempre secondo il report Edufin Index, il ridotto interesse verso l’argomento degli investimenti e la bassa propensione a informarsi rimangono fattori chiave che contribuiscono alla loro minore alfabetizzazione finanziaria e assicurativa rispetto agli uomini. Che serva investire nell’educazione finanziaria lo conferma anche la sempre più forte attenzione a questo tema da parte del Salone del Risparmio.
"Un luogo in cui educazione e formazione convergono per plasmare il futuro del risparmio – commenta Jean-Luc Gatti (nella foto in alto), direttore del Salone del Risparmio – La prima edizione dell’evento era incentrata proprio su questo argomento. Da allora, ogni anno la terza giornata è riservata alla formazione e all’educazione finanziaria, con progetti via via più strutturati, come ICU – Il Tuo Capitale Umano, l’Educational Corner e, l’anno scorso, con la prima edizione del format ‘A Scuola di risparmio’. Crediamo fermamente che investire nell’educazione finanziaria – aggiunge Gatti – non solo renda il nostro sistema più inclusivo e resiliente, preparando oggi gli operatori e i cittadini, ma fornisca anche alle nuove generazioni gli strumenti necessari per affrontare un mondo in continuo cambiamento. In questo contesto, la longevità rappresenta un elemento cruciale da considerare: vivere più a lungo significa pianificare il proprio futuro finanziario con maggiore consapevolezza, affinché ogni fase della vita possa essere vissuta con sicurezza economica e stabilità".
La quindicesima edizione del Salone del Risparmio ospiterà anche quest’anno l’Educational Corner, un’area dedicata all’educazione finanziaria. Lo spazio, gestito come una vera e propria piazza, sarà un punto d’incontro ideale tra professionisti del settore e associazioni di categoria, istituti di didattica e mondo accademico nelle prime due giornate, ma anche finfluencer, studenti, aspiranti consulenti finanziari e risparmiatori nella terza. Il ricco programma di incontri previsto in quest’area si concentra sulla promozione dell’educazione e formazione finanziaria quale strumento chiave per sostenere la sicurezza delle famiglie e la stabilità del sistema economico e, nel corso del terzo giorno aperto a tutti, prende il titolo "A Scuola di Risparmio", guardando in modo particolare a giovani e giovanissimi in cerca di maggiore consapevolezza. Podcast live e conferenze organizzate da figure specializzate nella divulgazione finanziaria sui social offriranno spunti sul dialogo con i consulenti. Tra i protagonisti anche Will Media, partner del progetto di educazione finanziaria 2cents di Assogestioni, che terrà "Il laboratorio d’investimenti di 2cents", per spiegare le basi della finanza personale.
Le strategie su come accrescere l’alfabetizzazione finanziaria, anche alla luce dei dati sulla propensione degli italiani verso risparmi e investimenti, saranno infine il tema centrale della plenaria di chiusura, in programma per giovedì 17 aprile alle ore 12, intitolata "Nuove e vecchie ricette. L’educazione finanziaria funziona davvero?". Durante la conferenza verrà presentato il Rapporto Assogestioni-Censis "Pragmatismo e progresso: la buona esperienza italiana", con il contributo del segretario generale dell’istituto, Giorgio De Rita, al quale seguirà una tavola rotonda con i principali influencer finanziari, volta a esplorare le nuove frontiere dell’educazione finanziaria, cioè i linguaggi, gli strumenti, i canali e i progetti più efficaci per favorire una maggiore diffusione delle competenze in materia.