PARCHEGGIARE la liquidità. Gli italiani sono portati, per difendere il proprio capitale, a tenere i risparmi sul conto corrente senza ricavare alcun rendimento e anzi esponendosi all’erosione dovuta all’effetto dell’inflazione. In tempi difficili con un 2025 che sta mostrando molta fibrillazione sui mercati, sia azionari sia obbligazionari, l’idea di mantenere una parte del capitale liquido in attesa di capire che cosa succederà nei prossimi mesi non è di per sé sbagliata. L’importante è utilizzare strumenti che permettano di remunerare anche la liquidità come i fondi e gli Etf monetari, i prodotti postali e i conti deposito bancari. Uno strumento tornato in auge negli anni scorsi con il rialzo dei tassi ma che ha saputo mantenere la sua attrattività anche rispetto ai titoli di Stato, sebbene sconti una maggiore imposizione fiscale (un’aliquota del 26% contro il 12,5% di Bot e Btp sui rendimenti lordi) grazie alle offerte delle banche. Tanto che i migliori conti deposito offrono tassi lordi da poco meno del 3 fino al 4% e oltre. Soprattutto se si apporta nuova liquidità alla banca o si apre il conto corrente accreditando lo stipendio piuttosto che investire in altri prodotti finanziari come polizze assicurative, risparmio gestito e fondi comuni.
Prima di scegliere un’offerta, è importante esaminare il conto deposito nel suo complesso, visto che è un pacchetto articolato su diverse condizioni. In primis, come ricordano ad Altroconsumo, bisogna verificare i costi e che l’offerta allettante non sia soltanto una promozione limitata nel tempo. Spesso, a chi apre un conto deposito viene proposto un rendimento interessante per i primi mesi. Bisogna, poi, capire qual è la frequenza di pagamento degli interessi, se periodica (mensile, trimestrale o semestrale) o solo alla scadenza del vincolo. Il dettaglio può essere dirimente per chi sceglie il conto deposito per avere delle cedole.
Fondamentale, infine, è sapere se la possibilità di riavere il capitale prima della scadenza, tutto o in parte, sia subordinata alla perdita degli interessi o all’applicazione di penali presenti qualora si vincoli la durata dell’investimento a 12, 24 36 o 48 mesi. Infine anche per i conti deposito, come per gli altri strumenti di gestione del denaro, occorre scegliere un prodotto compatibile con le proprie esigenze e, in particolare, con la propria propensione al rischio.
A. Pe.