Lunedì 28 Aprile 2025
Achille Perego
Salone del risparmio

I dazi di Trump e la volatilità affossano. Wall Street

IN UN PORTAFOGLIO diversificato, e soprattutto in un anno caratterizzato da molte incognite economiche e geopolitiche, dalle guerre sul campo...

IN UN PORTAFOGLIO diversificato, e soprattutto in un anno caratterizzato da molte incognite economiche e geopolitiche, dalle guerre sul campo...

IN UN PORTAFOGLIO diversificato, e soprattutto in un anno caratterizzato da molte incognite economiche e geopolitiche, dalle guerre sul campo...

IN UN PORTAFOGLIO diversificato, e soprattutto in un anno caratterizzato da molte incognite economiche e geopolitiche, dalle guerre sul campo a quelle commerciali a colpi di dazi scatenate dall’America di Trump, devono trovare posto differenti strumenti finanziari, dall’equity all’obbligazionario fino alle materie prime e a una quota di liquidità. E il primo interrogativo in questa diversificazione riguarda le azioni con le Borse mondiali che dopo avere toccato i massimi a inizio anno hanno cominciato a subire l’effetto di una fortissima volatilità che aveva colpito maggiormente Wall Street – che ha archiviato il peggior primo trimestre dal 2022 – più dell’Europa che sembrava aver raccolto il testimone della guida dei mercati dagli Stati Uniti e aveva chiuso sempre i primi tre mesi del 2025 con un segno più per la media delle piazze finanziarie dei paesi della Ue, Milano compresa. Ma con il giorno della liberazione annunciato da Trump, e quindi il varo dei maxi dazi sull’import di prodotti negli Usa, dall’Europa alla Cina, dall’inizio di aprile tutte le Borse del mondo sono cadute come castelli di carta, il dollaro si è indebolito e sono scesi i rendimenti dei bond governativi mentre è proseguita la corsa all’oro.

"Le decisioni del 2 aprile – si spiega nel report curato da Andrea Delitala (nella foto a destra), Head Euro Multi Asset e Marco Piersimoni (nella foto a sinistra), Co-Head Euro Multi Asset di Pictet Asset Management - hanno causato una riconsiderazione violenta dei fondamentali macroeconomici e delle possibili implicazioni sugli utili delle imprese. Il movimento di mercato è stato particolarmente profondo sulla Borsa Usa, poiché si ritiene che lo scenario stagflattivo sia più probabile negli Stati Uniti, colpito da uno shock negativo di offerta, rispetto al resto del mondo, soggetto invece agli impatti negativi dovuti alla domanda esterna a causa della riduzione delle esportazioni verso gli Usa. La portata delle decisioni prese e il processo intrapreso per attaccare il sistema di commercio internazionale hanno superato le attese più pessimistiche, con il rischio di insinuare il dubbio negli investitori sulla determinazione nel mantenere una quota preponderante di investimenti in attività finanziarie Usa".

Di fronte a uno scenario complesso e all’altalena dei mercati, le scelte anche per quanto riguarda gli investimenti azionari se non escludono il fai-da-te e il trading sulle piattaforme online di banche e operatori autorizzati, chiamano in causa l’importanza della consulenza e del risparmio gestito attraverso portafogli costruiti sia con bond e azioni sia con strumenti come i fondi comuni, gli Etf o i certificati. E proprio per compiere scelte consapevoli è fondamentale – se ne parlerà giovedì 17 aprile alle 12-13.30 al Salone del Risparmio all’interno del ciclo di conferenze organizzate da Assogestioni - l’educazione finanziaria che rappresenta da sempre una leva d’azione fondamentale per il risparmio gestito. Ecco perché, anche in vista di una stagione storica ricca di sfide, gli ultimi anni hanno visto l’industria, come avverte Assogestioni, spendersi in innumerevoli iniziative pensate per permettere a giovani e adulti di accrescere le proprie competenze finanziarie. Uno sforzo culminato con l’inserimento dell’alfabetizzazione finanziaria, su iniziativa del Comitato Edufin, nei programmi scolastici di ogni ordine e grado. Educazione finanziaria e consulenza per gli investimenti sono un bagaglio importante di fronte, come detto, a un anno nel quale, ricorda sempre Marco Piersimoni, "l’imprevedibilità della politica economica statunitense rende complicato decifrare lo scenario attuale".

E la volatilità, commenta Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management "è destinata a perdurare nelle settimane a venire. Lo scenario di base prevede un aumento iniziale delle tariffe, seguito da una loro riduzione a partire dal terzo trimestre, quando le crescenti pressioni legali, aziendali e politiche, insieme agli accordi con singoli paesi e settori, dovrebbero favorire un allentamento delle misure. Inoltre, si prevede che la Federal Reserve riduca i tassi di interesse di 75-100 punti base per stimolare l’economia. In questo contesto, l’S&P 500 potrebbe risalire fino a 5.800 entro la fine dell’anno". Storicamente, del resto, i periodi di stress del mercato hanno ripagato a lungo termine gli investitori diversificati che mantengono la propria strategia o decidono di investire nuovi capitali.

Alla luce di quanto successo nelle ultime settimane, aggiunge Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm "dal punto di vista dei portafogli, i movimenti del mercato confermano l’importanza della diversificazione all’interno di una strategia multi-asset, con il reddito fisso sovrano che continua a rappresentare, a nostro avviso, un’opportunità interessante. L’esposizione a obbligazionario governativo e oro ha offerto un contributo significativo alla performance dei portafogli a medio e basso rischio. Sul piano operativo, a partire dallo scorso trimestre, in un contesto caratterizzato da un’elevata volatilità e dall’aggravarsi dei rischi per la crescita, abbiamo ridotto l’esposizione all’azionario Usa e, in alcuni portafogli, all’azionario in generale".