Dallo stralcio alla rottamazione delle cartelle esattoriali: chi può approfittarne e come

La manovra conferma la 'pace fiscale' per le cartelle esattoriali fino a mille euro e le altre agevolazioni per le altre pendenze. Cosa cambia per i contribuenti

Cartelle esattoriali

Cartelle esattoriali

Roma, 29 novembre 2022 - Sono tante le novità previste nella versione delle legge di bilancio approdata alla Camera che riguardano i contribuenti. Ecco, in particolare, i capitoli dedicati al saldo e stralcio per le cartelle fino a mille euro, alla cosiddetta “rottamazione quater” e alla sanatoria sulle irregolarità formali.

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Saldo e stralcio fino a mille euro

Nelle legge di bilancio si prevede che siano automaticamente annullati tutti i debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore della manovra, fino a mille euro. Nella cifra però deve essere compreso tutto: capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni. La disposizione si applica sui singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, da qualunque ente creditore, pubblico o privato. L’annullamento sarà effettuato alla data del 31 gennaio 2023, per consentire il regolare svolgimento dei necessari adempimenti tecnici e contabili, senza oneri amministrativi a carico dell'ente creditore. Restano definitivamente acquisite le somme versate anteriormente alla data dell’annullamento. Insomma, chi ha pagato non avrà indietro le somme versate. Bisogna anche ricordare, tra l’altro, che i carichi di importo residuo fino a mille euro dal 2000 al 2010 erano già stati soggetti ad un analogo provvedimento di saldo e stralcio nel 2018. Una soglia che l’anno scorso era stata elevata a 50mila euro, sempre nello stesso arco temporale. Complessivamente, l’intervento deciso nella legge di Bilancio peserà sulle casse dello Stato per 285 milioni di euro.

Rottamazione quater

Scatta la quarta versione della rottamazione delle cartelle per i carichi residui – non annullati dalla legge – affidati dagli enti creditori all’agente della riscossione dal 2000 al 30 giugno 2022. Per sanare la propria posizione i contribuenti dovranno pagare solo l’imposta e le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento. Saltano, quindi, sanzioni e interesse. Ma non basta. Le cartelle potranno essere pagate anche a rate, fino ad un massimo di 18: la prima e l’ultima di importo pari al 10% delle somme dovute e le altre al 5%. Nel caso di pagamento rateale si prevede un tasso di interesse del 2 per cento annuo. Le cartelle potenzialmente interessate alla rottamazione quater sono più di un milione con un gettito previsto di circa 2,7 miliardi all’anno fra il 2023 e il 2027.

Sanatoria irregolarità formali

I contribuenti potranno regolarizzare le irregolarità, le infrazioni e le inosservanze di obblighi o adempimenti, di natura formale, relative alle imposte sui redditi, all’Iva e all’Irap che non rilevano sulla determinazione della relativa base imponibile e sul pagamento di tali tributi. In questo caso per mettersi in regola con il fisco si dovranno versare 200 euro per ciascun periodo d’imposta cui si riferiscono le violazioni. Il versamento potrà essere eseguito in due rate di pari importo entro il 31 marzo 2023 e il 31 marzo 2024. Sono escluse dalla regolarizzazione le violazioni già contestate in atti divenuti definitivi alla data di entrata in vigore della legge Finanziaria.

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