Rottamazione quater, scadenze e chi può aderire. Tutte le novità per fare pace col Fisco

I termini slittano di tre mesi. Cosa succede se si salta una rata

Rottamazione quater

Rottamazione quater

Milano, 22 aprile 2023 – Avremo tre mesi in più per aderire alla cosiddetta “rottamazione quater”. Ed è stata prorogata anche la scadenza per la prima rata. Sono le ultime novità prevista dal governo per i contribuenti che vogliono fare pace con il fisco riparmiando sugli importi delle cartelle comunicati dall’Agenzia delle Entrate. Ma ecco una piccola guida per aderire alla “mini-sanatoria” con tutte le nuove scadenze e per sciogliere qualche dubbio.

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Rottamazione quater, c’è la proroga: ecco le nuove scadenze

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Le nuove scadenze

Il termine per la presentazione delle domande (che deve essere fatta on line sul sito dell’Agenzia) è stato prorogato di tre mesi, dal 30 aprile al 30 giugno. Allo stesso modo diventano più lunghi anche i tempi per il pagamento della prima o unica rata (a seconda dell’opzione scelta dal contribuente) della rottamazione: il termine è stato spostato dal 31 luglio al 31 ottobre prossimo. Ci sarà anche più tempo a disposizione dell’Agenzia per comunicare le somme dovute dai contribuenti: in un primo momento era fissato al 30 giugno, ora viene prorogato al 30 settembre. Solo dopo l’estate, insomma, sapremo quanto dovremo pagare al fisco per sanare le posizioni.  

Chi può aderire alla rottamazione  

Si possono pagare in forma agevolata, cioè senza sanzioni e interessi, le cartelle dell’Agenzia delle Entrate che riguardano i debiti fiscali maturati fra il primo gennaio del 2000 e il 30 giugno del 2022. Le multe stradali potranno essere estinte senza il pagamento degli interessi, comunque denominati, e dell’aggio. Per quest’ultima categoria, però, l’ultima parola spetta ai Comuni che possono decidere se aderire o meno alla rottamazione. E’ importante sapere che possono rientrare anche i debiti che eranon stati inseriti in precedenti rottamazione e che risultavano decaduti per mancati pagamenti. In sostanza, anche chi ha saltato una “definizione agevolata” in passato può regolarizzare la sua posizione.  

In quanto tempo si può pagare  

Sarà possibile pagare, dal 31 ottobre, in una unica soluzione o in 18 rate spalmate in cinque anni, di cui le prime due di importo pari al 10% del totale dovuto.  

Dove si può pagare  

Oltre al sito istituzionale dell’Agenzia dell’Entrate e all’App Equiclick, le rate della rottamazione possono essere pagate su una serie di canali: domiciliazione sul conto corrente; sportelli bancari; uffici postali; home banking; ricevitorie e tabaccai; sportelli bancomat (ATM) che hanno aderito ai servizi CBILL; Postamat; Sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione prenotando un appuntamento nei giorni dallunedì al venerdì.  

Cosa succede se si salta una rata  

Nel caso di omesso ovvero insufficiente o tardivo versamento, superiore a cinque giorni, dell’unica rata ovvero di una di quelle in cui è stato dilazionato il pagamento, la Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”) risulta inefficace e i versamenti effettuati sono considerati a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto.  

Le precedenti rateizzazioni  

La legge prevede che, una volta presentata la domanda di adesione alla Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”) siano sospesi, fino alla scadenza della prima o unica rata (31 luglio 2023) delle somme dovute a titolo di Definizione agevolata, gli obblighi di pagamento derivanti da precedenti rateizzazioni. Alla stessa data (31 luglio 2023), le rateizzazioni in corso relative a debiti per i quali è stata accolta la “Rottamazione-quater” sono automaticamente revocate. In caso di mancato accoglimento della domanda di adesione, potrà essere invece ripreso il pagamento delle rate del piano di rateizzazione.

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