Rottamazione cartelle Equitalia, ecco cosa cambia: tutte le novità

Le novità del decreto fiscale varato dal cdm il 13 ottobre 2017. La guida: ecco i termini e le modalità di pagamento

Rottamazione cartelle Equitalia, le ultime novità (foto Ansa)

Rottamazione cartelle Equitalia, le ultime novità (foto Ansa)

Si allargano le opportunità di sanare i debiti con il fisco. Il decreto fiscale licenziato dal cdm di venerdì 13 ottobre allarga le maglie della prima rottamazione della cartelle di Equitalia e lancia un'edizione bis per mettersi in regola con tasse e multe non pagate.

La rottamazione bis amplia il raggio d'azione della definizione agevolata che potrà essere applicata anche ai carichi affidati all'agente della riscossione dal primo gennaio al 30 settembre 2017 (la prima edizione si fermava invece ai carichi fino al 31 dicembre 2016). Il contribuente dovrà presentare domanda entro il 15 maggio 2018. Il pagamento resta in numero massimo di 5 rate, di pari importo: luglio, settembre, ottobre e novembre 2018 e, l'ultima, entro febbraio 2019. 

L'arco temporale di allargamento della rottamazione riguarda l'affidamento dei ruoli e non l'effettiva consegna della cartella al contribuente (come nella prima edizione). L'Agenzia delle Entrate-Riscossione dovrà informare entro il 31 marzo 2018  con un avviso tramite posta ordinaria i contribuenti che non hanno ancora ricevuto una cartella ma i cui debiti sono stati affidati alla riscossione da gennaio a settembre 2017. Una successiva comunicazione entro il 30 giugno servirà per dare la possibilità al debitore di aderire alla definizione agevolata. Con la presentazione della richiesta è sospeso il versamento delle rate successive (e quelle relative a precedenti dilazioni esistenti) alla data di presentazione della stessa.

Il decreto concede anche una nuova chance per chi aveva aderito alla prima rottamazione ma non aveva versato del tutto o in parte le rate di luglio o settembre per vari motivi, dagli errori tecnici alla mancanza di risorse. Questi contribuenti avranno tempo fino al 30 novembre per rimettersi in regola con i pagamenti senza ulteriori addebiti.

C'è poi una terza concessione. Possono rientrare nella rottamazione i debitori che in precedenza si erano visti respingere le istanze perché non in regola con il pagamento delle rate, in scadenza al 31 dicembre 2016, dei piani di dilazione in essere al 24 ottobre 2016 (cioè all'inizio della prima rottamazione). Tale facoltà può essere esercitata presentando istanza all'agente della riscossione entro il 31 dicembre 2017. I contribuenti interessati dovranno versare entro il 31 maggio 2018 le rate non corrisposte dei piani di dilazione. In caso di mancato versamento l'istanza è improcedibile.

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