Venerdì 19 Aprile 2024

Rosso da 772 milioni "Pronti a vendere Aspi al miglior offerente"

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Atlantia propone al Governo due soluzioni per la separazione da Autostrade per l’Italia, ma parla anche di "concrete difficoltà" nella trattativa con Cassa Depositi e Prestiti. Il Cda, che ha diffuso i conti del semestre, conferma "la volontà" di andare avanti col progetto di scissione ma "ha ritenuto di dover individuare anche soluzioni alternative che diano certezza al mercato, sia in termini di tempi che di trasparenza, nonché della irrinunciabile tutela dei diritti di tutti gli investitori e stakeholders coinvolti". Due le possibilità: la holding dei Benetton propone di procedere "alla vendita tramite un processo competitivo internazionale dell’intera quota dell’88% detenuta" in Aspi "al quale potrà partecipare Cdp congiuntamente ad altri investitori istituzionali" oppure "alla scissione parziale e proporzionale di una quota fino all’88% mediante la creazione di un veicolo beneficiario da quotare in borsa, creando quindi una public company contendibile".

Atlantia ha così deciso di fissare "una riunione straordinaria" del Cda per il prossimo il 3 settembre per "esaminare e approvare il progetto di scissione". Ma circa i negoziati con Cdp,

Atlantia sottolinea che ci sono "difficoltà, non solo per concordare il valore di mercato di Autostrade per l’Italia, ma anche per effetto di richieste di Cdp su ulteriori impegni al di fuori di quanto rappresentato nella lettera del 14 luglio". Guardando ai conti del semestre, il gruppo Atlantia segna una perdita di 772 milioni a fronte di un risultato in utile per 594 milioni nello stesso periodo del 2019. I ricavi operativi sono in calo di 1,89 miliardi, -34%, a 3,714 miliardi.

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